Sgozza il padre che dorme sul divano e confessa: “Mi sentivo come nel Truman show, ero perseguitato”

La vittima – Francesco De Felice, 56 anni – è stato colpito con una spranga e poi sgozzato con un coltello da cucina.

Francesco De Felice
Francesco De Felice – Nanopress.it

A macchiarsi dell’atroce delitto sarebbe stato il figlio della vittima, Riccardo, 24 anni. Il ragazzo ha riferito di sentirsi perseguitato, come nel ‘Truman show’, il celebre film con protagonista Jim Carrey, che vive in una realtà parallela. Negli ultimi tempi si era allontanato da casa e il suo comportamento anomalo aveva iniziato a preoccupare i genitori.

L’omicidio di Francesco De Felice

Si sentiva perseguitato, come se vivesse in una sorta di realtà parallela. È questa la prima spiegazione che Riccardo De Felice – 24 anni – ha dato per spiegare il motivo che lo ha spinto a uccidere il padre Francesco, 56 anni. L’omicidio è avvenuto lo scorso martedì notte – 15 novembre – nell’abitazione della vittima a Vittorio Veneto.

Stando a una prima ricostruzione dei fatti, l’omicidio sarebbe avvenuto poco dopo le 4 di notte. La vittima dormiva sul divano della cucina. Il figlio lo avrebbe colpito prima con una sbarra da palestra, poi con un coltello da cucina lo avrebbe sgozzato, recidendogli l’arteria. Un delitto efferato, che non ha lasciato scampo al 56enne, militare in congedo, da poco in pensione. 

A lanciare l’allarme è stata la madre di Riccardo, moglie di Francesco, che ha sentito dei rumori provenire dalla cucina, ma non è riuscita a entrare perché la porta era stata sbarrata. Dopo aver ucciso il padre, Francesco è uscito sul balcone e lì ha atteso l’arrivo dei carabinieri. Dopo alcune ore il giovane ha confessato, ed è stato condotto in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

luogo del delitto
Luogo del delitto – Nanopress.it

I cambiamenti di Riccardo De Felice

Chi conosce i De Felice li descrive come una ‘famiglia normale’, senza nessun presagio, almeno al di fuori, di quanto sarebbe poi successo. In realtà, però, a ben vedere, dei segnali c’erano stati. Negli ultimi mesi Francesco era cambiato. Aveva litigato con il suo migliore amico, che lo aveva allontanato per i suoi comportamenti aggressivi. Aveva perso il lavoro e si era allontanato da casa.

Qualche sera prima che si consumasse la tragedia, il padre lo aveva recuperato su alcune colline poco distanti da casa. Non era in cura presso l’Asl, ma aveva iniziato delle sedute dallo psicologo. Si sentiva perseguitato, come se vivesse in una sorta di ‘Truman show’, il film interpretato da Jim Carrey, in cui il protagonista crede di vivere in una realtà parallela.

“Mi sentivo perseguitato”

avrebbe detto ai carabinieri quando lo hanno portato via. Perseguitato da chi o da cosa non è ancora dato saperlo, ma sembra plausibile che negli ultimi tempi – come riferisce Il Gazzettino – avesse mostrato diversi ed evidenti segni della sua instabilità emotiva. Il giovane sarebbe affetto da una forma paranoica accompagnata da deliri persecutori.

Francesco ha anche un fratello, che vive all’estero, e che sta tornando a casa per dare l’ultimo saluto al padre. Al momento la salma di Riccardo De Felice è stata affidata al medico legale, che nei prossimi giorni effettuerà l’esame autoptico, per chiarire l’esatta dinamica con cui si è consumato il parricidio.

 

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