David Shafer ha accusato Donald Trump della creazione della delegazione statale di 16 falsi elettori, secondo Shafer l’ordine gli arrivò dall’alto. Anche un altro ex dipendente di Trump ha ritrattato la sua testimonianza e ora accusa l’ex presidente di aver tentato di cancellare le prove alla residenza di Mar-a-Lago.
Donald Trump è stato incriminato in Georgia e si consegnerà domani ad Atlanta. Per lui un accordo, verrà rilasciato su cauzione da 200mila dollari e non potrà entrare in contatto o intimidire via social le altre persone coinvolte nel caso.
David Shafer, ex presidente del partito repubblicano in Georgia, è uno dei co-imputati nel procedimento nello Stato della Georgia, per il tentativo di ribaltamento del voto nelle presidenziali del 2020.
Shafer si occupò di guidare la delegazione statale di 16 falsi elettori, dalle ultime dichiarazione rese pubbliche in queste ore ha dichiarato che lui e i 16 elettori agirono per ordine del presidente degli Stati Uniti e di altri dirigenti federali.
All’epoca dei fatti il presidente degli Stati Uniti era Donald Trump, che in quelle elezioni perse la sua carica dal momento che non fu rieletto ma venne eletto l’attuale presidente americano Joe Biden.
Shafer non faceva parte del governo federale, a differenza invece di Trump e di tutti gli altri imputati nel caso, eppure i suoi avvocati sostengono che gli ordini gli siano arrivati dall’alto.
David Shafer non è il solo ad abbandonare Donald Trump, anche un ex dipendente dell’ex presidente USA ha deciso di ritrattare la sua testimonianza.
L’ex dipendente è l’uomo incaricato del monitoraggio delle telecamere di sicurezza nella residenza a Mar-a-Lago.
Nella sua prima testimonianza aveva dichiarato di non essere a conoscenza di tentativi da parte di Donald Trump di cancellare i video della residenza a Mar-a-Lago.
Invece nella testimonianza resa al gran giurì l’uomo ha descritto i presunti sforzi di cancellare le prove che erano legate alle indagini sulle carte segrete, una delle indagini a cui è legato Donald Trump.
Il cambio di testimonianza arriva dopo che l’ex dipendente ha anche cambiato avvocato che lo rappresenta.
Domani Donald Trump si consegnerà alle autorità della Georgia come già da lui stesso annunciato nella giornata di ieri.
Donald Trump ha reso noto ieri che nella giornata di domani, 24 agosto 2023, si recherà ad Atlanta per consegnarsi alle autorità della Georgia dove verrà arrestato per essere stato incriminato.
L’incriminazione contro di lui riguarda proprio il tentativo di sovvertire il risultato delle presidenziali del 2020 nello Stato della Georgia così da riuscire a raggiungere il numero di voti necessario per essere rieletto.
A confermare le accuse una prova chiave, una telefonata in cui l’ex presidente degli USA, chiede espressamente al segretario di Stato della Georgia di trovare 11mila voti per ribaltare il risultato elettorale. La telefonata è avvenuta il giorno dopo le elezioni.
Donald Trump domani andrà ad Atlanta in Georgia dove si consegnerà alle autorità secondo alcune indiscrezioni tutto ciò avverrà nelle prime ore serali così da ottenere maggiore visibilità televisiva.
Verrà poi rilasciato come previsto da un accordo concordato con il procuratore e il giudice, a seguito del pagamento di una cauzione di 200mila dollari e dell’impossibilità per Trump di entrare in contatto con diverse persone incluse nei procedimenti contro di lui.
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