Una triste notizia per l’Italia dopo la pubblicazione della classifica del Shanghai Ranking. La prima università nostrana ricopre un posto in quel lasso di spazio che va dalla 101 esima al 150esima posizione.
A seguito della pubblicazione della classifica del Shanghai Ranking, abbiamo potuto vedere in che modo siano state giudicate le classifiche di tutto il mondo. Un risultato poco piacevole per l’Italia che non è riuscita ad entrare nelle prime 100 posizioni.
Una lunga classifica che vede sul podio, in ordine crescente, Harvard, Stanford e il Mit.
Un trio a dir poco strabiliante che di sicuro trova tutti d’accordo con la classifica stilata dal Shanghai Ranking.
Gli Stati Uniti regnano sovrani anche nel mondo dell’educazione scolastica occupando i migliori posti in una delle liste più affidabili.
La quarta posizione è ricoperta dall’University of Cambridge, situata nel Regno Unito, permettendo all’Europa di entrare in fretta nella classifica.
Un risultato poco soddisfacente per l’Italia che non è riuscita nemmeno ad entrare nella top 100.
La classifica ha inserito dettagliatamente tutti i nomi solo di quelle università dalla prima alla centesima posizione. Per le altre si è limitata ad una fascia entro cui è compresa.
Una classica messa in piedi dalla Jiao Tong University di Shanghai che ha preso in analisi le 500 strutture universitarie migliori del mondo.
Diversi sono i fattori che sono stati presi in considerazione per stilare questa lista. Ovviamente non si poteva non tener conto dei riconoscimenti accademici per quanto concerne i paper pubblicati insieme alle citazioni ricevute.
Anche i premi Nobel accanto alle performance inerenti al numero di iscritti hanno fatto la loro parte.
Una classifica in cui ogni premio o riconoscimento è stato preso in considerazione ed ha portato un università a ricoprire un posto preciso.
La prima università italiana che è comparsa nella lista è La Sapienza di Roma che ha ottenuto un posto tra la 101esima e la 150esima posizione.
In seguito troviamo: l’università Statale di Milano, l’Università di Padova e l’Università di Pisa, in quella fascia che va dal 151° e il 200° posto.
Andando avanti con la classifica, in quelle pagine in cui sono classificati i numeri da 201 a 300 troviamo: il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna, l’Università Federico II di Napoli e, infine, l’Università di Torino.
Un risultato alquanto deludente tra tutta la lista dei Paesi appartenenti al G7.
Situazione ben diversa è quella della Francia che con la Paris-Saclay ha ottenuto il 16esimo posto, il Canada con l’University of Toronto è arrivata al 22esimo posto, il Giappone ha ottenuto il 24 esimo posto con l’University of Tokyo mente infine la Germania, con la Technical University of Munich, si è piazzata al 56° posto.
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