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Il servizio di car sharing a Milano diventa sempre più completo grazie a Share’ngo. Dal prossimo 15 giugno circa 100 autovetture elettriche potranno essere utilizzate dai milanesi all’interno del perimetro cittadino e lasciate in qualsiasi posto disponibile, come già succede per Car2go o Enjoy. Saranno i tecnici del servizio a pensare alla ricarica del veicolo: una volta arrivata al 20% di batteria la macchina non si potrà visualizzare sull’applicazione che ne permette l’utilizzo e non potrà essere noleggiata.
Cosa differenzia questo servizio di car sharing dagli altri? La profilazione della tariffa: il costo non è uguale per tutti e si privilegiano le categorie di cittadini che ne hanno più bisogno: “Abbiamo pensato a un servizio dove più ne hai bisogno e meno costa, premiando i comportamenti virtuosi dei cittadini milanesi che utilizzano un veicolo a impatto zero – dichiara Emiliano Niccolai, amministratore delegati CS GRoup – il progetto s’inserisce in un concetto di sistema europeo di mobilità low cost e accessibile a tutti”. Cosa vuol dire nella pratica? In fase di registrazione sul sito del servizio, sarà necessario rispondere a delle domande sulla zona dove si abita, se si possiede o meno una macchina di proprietà, se si è un nonno o una mamma con figli, e, in base alle risposte, verrà calcolato uno sconto rispetto alla tariffa standard.
Le mamme, chi usa i mezzi pubblici, gli studenti fuori sede, chi vive lontano dalle fermate dei passanti ferroviari o delle metropolitane saranno i soggetti che, avendo più bisogno di un servizio di questo tipo, pagheranno meno. Un incentivo in più arriva anche per le donne che vorranno utilizzare il servizio Share’ngo per tornare a casa la sera: dall’una di notte alle sei del mattino il servizio per loro è gratuito. In occasione del lancio, per chi s’iscrive entro il 14 giugno, con un costo di 10 euro saranno compresi 500 minuti di utilizzo consumabili per un massimo di 3 ore al giorno entro il 31 dicembre 2015. Per chi teme che 100 vetture siano poche per la capitale italiana del car sharing, Niccolai replica: “Potrebbero arrivare anche a 1.000, dipende dal gradimento dei milanesi, dal numero di registrati e dall’effettivo utilizzo”. Si ha in cantiere anche la possibilità d’estendere Share’ngo ad altre città italiane tra cui Firenze, Pisa e Modena, ma anche Torino.
Per quanto riguarda l’auto la ZD della CS Group Srl è una due posti con un bagagliaio da 300 litri, 120 chilometri d’autonomia, pensata per un uso cittadino fino a un massimo di 80 chilometri orari. Condizionamento e vetri sono elettrici, ha il volante regolabile e il servosterzo, la scocca autoportante in acciaio, 4 freni a disco con servofreno, cerchi in lega e luci diurne a led. Unico appunto per il noleggio: bisogna ricordarsi sempre di spegnere le luci perché non farlo comporta un maggiore consumo della batteria e il pagamento di una penale. È prevista una penale anche per il parcheggio oltre i limiti cittadini, come per gli altri servizi di car sharing sul territorio milanese. Il capoluogo lombardo si conferma un punto di riferimento italiano del settore: “Milano è la città dove vengono testati i diversi servizi per capirne le potenzialità – spiega l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran – Adesso non siamo indietro rispetto a nessuno. Quest’ultimo servizio completa l’offerta cittadina con una tariffa che si costruisce sull’utente e su un mezzo elettrico senza il ritorno a una centralina. Saremo pronti a un vero investimento sull’elettrico? Noi stiamo spingendo molto in questo senso, ad esempio, a Milano tutti i mezzi elettrici hanno accesso all’area c e alle strisce blu e gialle come se fossero un normale car sharing”.
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