L’imprenditrice e funzionaria Sheryl Sandberg si dimette da Meta dopo 14 anni di attività come braccio destro di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook.
La 52enne Sheryl Sandberg si ritirerà entro il prossimo autunno dall’impresa statunitense Meta, “madre” dei social network più influenti del mondo come Facebook, Whatsapp e Instagram.
Le motivazioni del ritiro
Conosciuta come la n.2 di Mark Zuckerberg, ha lavorato al suo fianco come chief operating per ben 14 anni, apparendo come il volto più emergente dell’azienda. Da quanto emerge dalle dichiarazioni sui social, la Sandberg resterà comunque a far parte del consiglio di amministrazione, mentre il suo posto verrà occupato da Javier Olivan.
La manager sostiene che il motivo della ritirata è principalmente legato ad un mutamento radicale della sua carriera. La sua dichiarazione cita testuali parole:
“È stata una decisioneche non ho preso
alla leggera. Voglio fare più spazio alla filantropia e alla mia fondazione. Stare al fianco di Mark per questi 14 anni è stato l’onore e il privilegio di una vita.”
Nel 2013 la Sandberg ha pubblicato un libro intitolato “Lean In: Women, Work and the Will to Lead“, costruendovi attorno un ruolo di attivista e femminista sul posto di lavoro. Inoltre, dopo aver perso il marito Dave Goldberg nel 2015 a causa di un infarto, la donna ha preso la decisione di girare pagina per concentrarsi maggiormente sulla vita privata e su altre iniziative all’interno della sua fondazione, la The Sheryl Sanberg & Dave Goldberg Family Foundtion.
Le conseguenze dell’abbandono
La ritirata più o meno improvvisa dell’imprenditrice non ha di certo giovato alle conseguenze della borsa di Wall Street, la quale ha subito un calo del 2,58% dei titoli Meta, mettendo in difficoltà non pochi degli investitori.
Si prevede un indebolimento dell’azienda, di cui la Sandberg è stata il volto persino durante le varie crisi economiche affrontate durante gli anni (ad esempio lo scandalo di Cambridge Analytica). Il CEO Zuckerberg dice:
“Quando Sheryl si è unita a me nel 2008, avevo solo 23 anni e sapevo a malapena qualcosa sulla gestione di un’azienda. Ha creato opportunità per milioni di persone in tutto il mondo ed è suo il merito di tanto di ciò che Meta è oggi.
È la fine di un’era.”
Nel 2012 durante la quotazione a Wall Street di Facebook, la donna ricopriva in un certo senso il ruolo di “genitore” dell’azienda. Tale incarico ha contribuito a trasfomare la piattaforma blu in un colosso da 1.000 miliardi di dollari.