A Taipei (Taiwan), una bambina di tre anni è stata decapitata. E’ successo lunedì scorso all’esterno di una fermata della metropolitana nel quartiere di Neihu, con lei la madre che ha assistito all’orrore. A compiere il folle gesto un uomo di 33 anni con problemi psichiatrici e con precedenti per reati e droga. Un orrore accaduto in pieno giorno. Per colpire la piccola l’uomo avrebbe usato una mannaia da cucina.
Nonostante lo shock la madre della bambina è riuscita ad identificare l’uomo: “Non potevo immaginare che mia figlia fosse in pericolo“, ha raccontato la donna all’emittente ETB. Il killer si era infatti proposto di aiutare la bambina perché la sua bicicletta si era inceppata e ha poi assalito alle spalle la piccola e l’ha decapitata. L’uomo ha rischiato il linciaggio quando la polizia lo ha fermato e arrestato. Il presidente taiwanese Ma Ying-jeou ha condannato l’omicidio e ha chiesto al governo di prendere misure immediate. Quello accaduto a Taipei ricorda <a href="l’orrore vissuto a Mosca dove il 3 marzo scorso una donna di 39 anni è stata arrestata dopo aver decapitato una bambina. La giovane baby sitter si aggirava per le strade della capitale russa tenendo in mano la testa mozzata della bambina, e urlando la frase “Allah akbar”.