Monterey Park, il 28enne che ha disarmato il killer: “Cercava nuovi obiettivi”

La polizia ha definito un eroe Brandon Tsay, che ha disarmato ad Alhambra il killer di Monterey Park, Huu Can Tran.

Monterey Park, luogo della sparatoria
Monterey Park, luogo della sparatoria – Nanopress.it

Nella giornata di ieri a Monterey Park, città a pochi km da Los Angeles un uomo di 72 anni Huu Can Tran ha fatto fuoco fuori da un locale durante i festeggiamenti del capodanno lunare cinese, uccidendo 10 persone. Dopo la carneficina si era recato poi ad Alhambra, dove è stato disarmato da un giovane di 28 anni Brandon Tsay.

L’eroe di Monterey Park: “Il mio pensiero è stato: morirò qui”

Una scia di sangue che ancora non ha un vero movente. Rimane il terrore della contea di Los Angeles, la zona maggiormente frequentata da comunità asiatico-americana della California, che ha pianto nella giornata di ieri 22 gennaio 10 vittime. L’agguato di un killer nella serata di ieri aveva messo in apprensione Monterey Park, dove all’esterno di un club l’uomo aveva fatto fuoco contro la folla – riunitasi per festeggiare il capodanno lunare cinese – uccidendo 5 uomini e 5 donne (ferendone 10 di cui 7 si trovano ancora in ospedale).

Il killer, un asiatico-americano di 72 anni di nome Huu Can Tran, dopo il suo primo assalto era riuscito a scappare fuggendo dalla polizia, recandosi in un’altra località. La seconda tappa era stata infatti ad Alhambra, a pochi km da Monterey Park sempre nella contea di Los Angeles ed è stato lì che il 72enne stava cercando altri bersagli quando ha incontrato Brandon Tsay.

Il ragazzo, 28 anni, ha notato l’arma nelle mani dell’uomo e dalle sue movenze pare stesse cercando altre vittime. “Mi sono girato mentre ero all’interno della sala – ha raccontato alla stampa locale – poi ho visto che c’era una asiatico con in mano un’arma. Cercava degli obiettivi. Il mio primo pensiero è stato: credo che morirò qui“.

La polizia, tramite il capo Robert Luna, ha definito il suo gesto eroico. In un primo momento alcune notizie avevano dato come autori del disarmo “diversi clienti” di un altro locale – sempre una discoteca – nella seconda città. I due dopo l’intervento di Tsay hanno finito per lottare per entrare in possesso dell’arma: “Non serbava essere lì per derubarci, cercava obiettivi. Ho capito che avrei dovuto prendergli l’arma, altrimenti sarebbero morti tutti. Ho trovato il coraggio e ho afferrato l’arma, abbiamo combattuto nella sala. A un certo punto sono stato capace ti togliergli la pistola, l’ho gettato via“.

La fuga del killer, poi il suicidio

Il 72enne è dunque fuggito, dopo essere stato minacciato dal 28enne, che ha consegnato immediatamente l’arma alla polizia. Non è stato difficile per gli agenti rintracciare il proprietario dell’arma – non un fucile come si credeva inizialmente ma una Cobray M11 di 9 millimetri semiautomatica – regolarmente acquistata dal killer. Dopo un inseguimento nei pressi di Torrance, a 50 km da Alhambra, la polizia è riuscita a bloccare Huu Can Tran, che una volta circondato si è tolto la vita sparandosi.

Si tratta di una delle stragi con bilancio più grave della storia della California, che ha scosso l’intero Stato in un momento dove sono in crescita gli episodi di crimini d’odio nei confronti degli asiatici negli Stati Uniti. Secondo uno studio effettuato dal Center for the Study of Hate and Extremism, nel 2021 vi è stato un incremento del 39% nei crimini d’odio rispetto al 2020.

Auto della polizia a Monterey Park
Auto della polizia a Monterey Park – Nanopress.it

Joe Biden, informa il portavoce della Casa Bianca intervenuto su Twitter, ha messo a disposizione l’FBI per il supporto alla polizia locale, chiedendo di essere informato costantemente sull’andamento delle indagini. Tramite un post il presidente degli Stati Uniti ha commentato che in queste ore sta personalmente monitorando la situazione e che “Io e Jill stiamo pregando per coloro che sono stati feriti e uccisi”.

Il governatore della California Gavin Newsom ha parlato di “atto di violenza terribile e spietato”: “I nostri cuori piangono”.

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