Quando l’uomo si affaccia alla finestra e nota qualcosa tra gli alberi, la paura prende il sopravvento. Ecco che cosa è accaduto.
Gli animali sono sempre in grado di sorprenderci, ed è proprio questo il bello di vivere a stretto contatto con loro. Chi ha un cane, infatti, sa perfettamente quanto sia impegnativo prendersene cura, ma è anche cosciente di quanto sia unico e meraviglioso creare un legame con lui. Fido, infatti, è un membro della famiglia a tutti gli effetti, e come è giusto che sia, va curato, amato e coccolato.
Tuttavia, per provvedere a tutto ciò, non è necessario fare grandi cose, ma solamente dargli da mangiare, tenere sotto controllo la sua salute e trascorrere del tempo con lui, in modo da fargli capire che qualsiasi cosa accada, non deve mai dubitare del nostro amore.
Nessuno vorrebbe mai separarsi dal proprio amico a quattro zampe, ma può capitare che, per un motivo o per l’altro, questo debba succedere. Se si tratta di un’assenza breve e/o programmata, il problema non sussiste. Diverso è, però, se ci si allontana per diverso tempo in maniera improvvisa. In questi casi, ovviamente, il cane vive una sorta di trauma, non capisce la situazione in cui si trova e non sa come comportarsi.
L’unica cosa a lui chiara è che ha bisogno di nutrirsi. In una situazione come questa, però, non c’è il suo amico umano a provvedere ai suoi pasti, motivo per il quale deve farlo da solo. Ecco, a tal proposito, la vicenda accaduta a un uomo al suo cane che ha dell’incredibile.
In rete gira la storia di un uomo che, con il suo cane, costituivano un duo inseparabile. Vivevano insieme, in campagna, l’uno in funzione dell’altro. Un giorno, l’uomo uscì di casa, come sempre, per andare a lavorare, convinto che di lì a poche ore sarebbe tornato dal suo fedele amico. Terminato il turno di lavoro, però, accadde qualcosa di terribile.
Sulla strada verso casa, l’uomo fu coinvolto in un incidente d’auto e, privo di sensi, venne portato subito in ospedale. A causa di un forte colpo alla testa, al suo risveglio egli ricordava solo dei frammenti della sua vita, ma poco dopo, per fortuna, tutto tornò chiaro. I ricordi iniziarono a tornare a galla, e subito il suo pensiero andò a lui, il suo cane, rimasto solo, senz’acqua e senza nulla da mangiare.
L’uomo, come precedentemente accennato, viveva da solo, e la sua famiglia era molto distante, motivo per il quale non poté chiedere a nessuno di occuparsi della sua mascotte. Così, dopo circa una settimana dal suo arrivo in ospedale, egli chiese ai dottori di essere mandato a casa, e quando vi arrivò, il cane non c’era più. Lo chiamò a gran voce, più e più volte, ma dall’animale non arrivò nessuna risposta.
Passata qualche ora, l’uomo si era oramai rassegnato all’idea che non avrebbe mai rivisto il suo amico, ma entrò in casa con la speranza che, prima o poi, in qualche modo sarebbe tornato da lui. A un certo punto, però, sentì un rumore provenire da fuori, così l’uomo si affacciò alla finestra e scoprì la verità.
Il cane era proprio lì, tra gli alberi, bloccato su un ramo e incapace di riuscire a trovare il modo di scendere. Probabilmente era salito fin lassù per procurarsi da mangiare, ma non importava: la priorità, in quel momento, fu capire come aiutare il suo amico.
Compresa la pericolosità della situazione, l’uomo chiamò i soccorsi, e poco dopo, per fortuna, poté nuovamente riabbracciare il suo cane. E in quel preciso istante, la paura; lo sconforto e la tristezza, per entrambi diventarono solo un brutto ricordo.
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