Giorgia Meloni, premier italiana, ha concluso la sua visita di Stato in America e si appresta a rientrare in Italia. La visita ha avuto un’agenda fitta di impegni per la Premier con incontri molto importanti con i vari rappresentati politici americani. Ha avuto modo di incontrare anche Joe Biden alla Casa Bianca rafforzando così l’alleanza e l’amicizia tra le due nazioni.
Un pensiero condiviso come si evince dal documento di 4 pagine diffuso dopo il colloquio avvenuto tra Meloni e Biden, in cui si è parlato di Ucraina, Cina, Africa, crisi climatica ed è stata annunciata la candidatura italiana a Expo 2030. Un annuncio ben accolto dagli Stati Uniti che fa supporre che Biden e l’America daranno il loro voto alla nostra nazione.
Si è conclusa la seconda e ultima giornata della visita di Stato della Premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti di America.
Nell’agenda della Premier per la seconda giornata c’è stata la visita al cimitero militare di Arlington e l’omaggio al Milite ignoto e ai sepolti di origine italiane.
Un incontro a “sorpresa” con l’ex segretario di Stato USA, Henry Kissinger, che Giorgia Meloni ha definito “un privilegio e un onore”, i due hanno dialogato insieme sui temi della contemporaneità.
Alla fine ha preso parte al ricevimento che si è tenuto per lei a Villa Firenze, la residenza di Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana negli Stati Uniti d’America.
La visita è stata sicuramente un modo per rafforzare ancora di più il forte legame che c’è tra l’Italia e gli Stati Uniti, che prosegue da anni nonostante il cambio dei governi, è stata la stessa Premier ha dire queste parole prima dell’incontro nello Studio Ovale con Joe Biden.
Prima di incontrare Joe Biden alla Casa Bianca, la Meloni era stata in visita al Congresso dove ha avuto diversi colloqui con i leader politici e con lo speaker della Camera, Kevin McCarthy.
Dal confronto avvenuto in questi giorni tra le due nazioni c’è stato un grande allineamento soprattutto per quanto riguarda i temi di interesse strategico che riguardano entrambi.
I temi principali che sono stati trattati in questi due giorni sono stati: il sostegno alla nazione ucraina nel conflitto con la Russia, il rapporto con la Cina, la situazione africana dove si è potuto parlare del Piano Mattei per lo sviluppo del continente africano e che l’America condivide pienamente.
C’è stato anche modo di parlare del cambiamento climatico, dei vari rapporti commerciali che ad oggi equivalgono a 100 miliardi di dollari ma che per Joe Biden sono destinati a crescere.
Tra le due nazioni perciò c’è un legame molto forte che si fonda sulle stesse radici e valori culturali, e questo ha portato al rinnovo di un’intesa strategica che è stata pienamente condivisa da entrambi come si può evincere anche dalla dichiarazione congiunta effettuata dopo l’incontro tra Meloni e Biden.
La dichiarazione è un documento di quattro pagine molto proficuo e dettagliato, una cosa molto insolita perché solitamente la Casa Bianca dedica ad ogni incontro con i leader stranieri un comunicato di poche righe.
Entrambe le nazioni hanno rinnovato il loro impegno con l’Ucraina e prevedono di garantire ancora assistenza politica, finanziaria, militare e umanitaria per tutto il tempo che la nazione ucraina ne avrà bisogno e fino al raggiungimento della pace.
Nel documento si legge anche di Cina e dei rapporti con questa nazione, sia Italia che Stati Uniti si impegneranno ad ampliare le consultazioni bilaterali e anche multilaterali con la Repubblica popolare Cinese al fine di valutare le opportunità e le sfide che la nazione propone.
C’era chi si aspettava che l’Italia avrebbe annunciato l’uscita dal Memorandum sulla Via della Seta che fu siglato nel 2019 da Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, ciò non è avvenuto. E alle domande della stampa la premier ha risposto che gli americani si fidano dell’Italia.
Questa decisione si ipotizza sia una conferma che l’Italia intende uscire dall’accordo preso con la Cina con dei modi più delicati, l’accordo dovrebbe essere rinnovato entro la fine di quest’anno.
La premier ha annunciato che il prossimo impegno all’estero la vedrà proprio nella capitale della Repubblica Popolare Cinese.
Sarà forse in questa sede che vedrà l’annuncio che l’Italia è pronta ad uscire dall’accordo con lo scopo di mantenere però i rapporti sia economici che commerciali con la Cina che è una superpotenza.
Joe Biden durante l’incontro con la Meloni ha detto “Benvenuta” riferendosi all’annuncio della candidatura italiana per l’Expo 2030, ciò porta a sperare ancora di più che l’Italia possa arrivare al ballottaggio con Riad e aggiudicarsi l’esposizione universale prevista tra 7 anni.
Una visita perciò molto proficua questa appena svolta da Meloni che ha anche ricevuto l’approvazione statunitense per il nuovo approccio sul fianco Sud della Nato e sull’Africa, che riguardano il centro della politica estera italiana.
“Ci amano fuori molto più di quanto facciamo noi” queste le parole della premier quando è stata intervistata da alcuni giornalisti mentre rientrava nel suo albergo a Washington.
In Italia intanto ovunque stanno rimbalzando le parole di approvazione di Joe Biden per la candidatura dell’Italia all’Expo 2030, anche se non è ancora certo che l’America darà il suo voto alla nostra nazione.
Invece è sicuramente certo il voto del Brasile come annunciato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva nei giorni scorsi.
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