Si masturba sul bus ed eiacula sui vestiti di una giovane donna seduta di fianco, ma per il giudice non è violenza sessuale. Fa discutere la decisione del gip di Torino Alessandra Cecchelli che ha respinto la richiesta di custodia cautelare in carcere per un 27enne fatta dal pm Andrea Padalino perché senza contatto fisico non c’è il reato di stupro ma solo quello di un mero atto osceno. L’uomo era stato colto dalle telecamere di sicurezza del bus 68 a Torino mentre si masturbava, senza toccare la vittima ma eiaculando sulla sua gamba. La donna si è accorta di avere la coscia bagnata solo dopo che lui è sceso.
L’episodio risale all’ottobre scorso ed è stato registrato dalle videocamere di sorveglianza messe sugli autobus per prevenire furti tra i passeggeri: nel filmato si vede l’uomo masturbarsi vicino alla giovane passeggera seduta di fianco che guarda fuori dal finestrino.
Anche di fronte alla prova video, al gip torinese non è bastata la masturbazione in pieno giorno e l’eiaculazione sui vestiti della donna perché si configurasse il reato di violenza sessuale.
Secondo quanto si legge nell’ordinanza, nella testimonianza della donna “non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna“.
La giovane disse di aver sentito del calore sulla coscia dopo che l’uomo era sceso dal bus. “Se l’avesse toccata per masturbarsi, certamente avrebbe avvertito sensazioni ben diverse dal mero calore“, prosegue il gip che conclude di non poter per questo “qualificare il gesto come violenza sessuale” ma come “mero atto osceno“.
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