Bentornati al nostro settimanale appuntamento con i dubbi e i dilemmi grammaticali. Sopravvissuti alla calura estiva? Di sicuro vi sarete dati ai cruciverba e alle letture (più o meno impegnate, siete fra quelli che hanno fatto restare Edoardo Nesi in cima alle classifiche dei libri più venduti dell’estate 2011?), quindi vi sarete trovati di fronte a qualche ghiribizzo grammaticale che vi avrà lasciati perplessi. Questa settimana vogliamo proporvi il dilemma: è meglio scrivere “altro che” tutto staccato o “altroché” tutto attaccato? E che accento vuole “altroché”? Vuole “è” o “é”? Andiamo subito a sviscerare la questione.
Innanzitutto “Altroché” si scrive con “é”: è questa in realtà la forma più corretta da usare. Per quanto riguarda il modo in cui si scrive, dipende dal significato che gli diamo. Se intendiamo usare “altroché” nell’accezione di “certamente, come no” allora andrà scritto tutto attaccato. Se invece vogliamo usarlo in frasi del tipo “Al supermercato non c’era altro che quel tipo di pane”, allora andrà rigorosamente staccato.
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