Annosa questione: si scrive obiettivo o obbiettivo? Meglio essere parchi e morigerati o sovrabondiamo con due “b”? La risposta, come sempre si trova nel mezzo. Volendo, infatti, si può scrivere in entrambi i modi, a piacere, anche se l’Accademia della Crusca ha le idee ben chiare in proposito. Essendo che la parola deriva dal latino “obiectivus”, come regola generale vale sempre il fatto che più si rimane vicino ai fonemi latini originari e meglio è. Diciamo che la forma “obiettivo” è nettamente più elegante rispetto alla forma “obbiettivo”. In passato simili distinzioni erano quasi prive di valore: tale parola veniva per lo più utilizzata dai filosofi, che parlavano in maniera colta già in partenza.
Abbiamo dunque appurato che possiamo scrivere sia “obiettivo” che “obbiettivo”, ma la prima forma è quella da preferire. In realtà come scelta personale, tendiamo a usare la parola “obbiettivo” come sostantivo, per indicare per esempio l’obbiettivo della macchina fotografica. Mentre “obiettivo” lo usiamo come aggettivo, per indicare chi è dotato della facoltà di obiettività. A voi la scelta dunque.
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