Eccoci di ritorno al nostro consueto appuntamento con i dubbi e i dilemmi grammaticali. Questa settimana vogliamo affrancarci da più chiari dibattiti lessicali e inoltrarci nel territorio inesplorato del galateo lessicale. La questione è semplice: quando si firma un documento, si scrive prima il nome e poi il cognome o viceversa? Gli esperti in materia non hanno alcun dubbio: seguendo una bellissima tradizione italiana, si deve sempre firmare prima con il nome e poi con il cognome. Nel caso fosse presente un secondo nome, andrà inserito fra il nome e il cognome. Ma qualche eccezioncina è prevista.
In via del tutto eccezionale, nelle bibliografie si scrive prima il cognome e poi il nome, separato da una virgola. O ancora, si potrà firmare o indicare prima il cognome in elenchi speciali, in cui sia necessario ricorrere all’ordine alfabetico (vedi per esempio gli elenchi telefonici o i fogli delle firme di presenza all’università). E per tutti quegli impiegati comunali saccentoni che pretendono come legge di stato che si firmi prima con il cognome e poi con il nome, sappiate che lo stesso Codice Civile prevede che si firmi prima con il nome e poi con il cognome.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…