Eccoci tornati ai nostri dubbi grammaticali e lessicali. Questa settimana ci tuffiamo letteralmente in un dilemma assai alcolico: si scrive rum o rhum? Gioite, perché in questo caso non ci sono grandi dilemmi da risolvere: la risposta è molto semplice e non lascia adito a molteplici interpretazioni, come, invece, accade in tantissimi altri casi. Prima di svelare la soluzione, è interessante conoscere la storia dell’etimologia di questa parola, scopriamola insieme!
Si scrive rum o rhum? In questo caso la risposta è molto semplice: potete scriverlo come più vi pare e piace. Si scrive, infatti, sia rum che rhum, anzi, in alcuni casi potete trovarlo anche scritto come ron. Per quanto concerne l’etimologia, si dice che la parola rum in passato fosse conosciuta anche come ‘rumbo’, ovvero il troncamento di rumbowling o rumbullion, delle voci gergali che si riferivano molto probabilmente ai rumori delle caldaie di distillazione.
‘Rumble’ è riferito al verbo inglese ‘to rumble’ che tradotto significa gorgogliare, mentre rumbullion deriva dal verbo francese ‘bouillir’ che tradotto significa bollire. Secondo alcuni, invece, trattasi niente meno che della voce abbreviata della parola saccharum, derivata da Saccharum officinarum che sarebbe il nome scientifico dato alla pianta della canna da zucchero. Se preferite questa seconda etimologia, allora dovete anche sapere che era quella preferita dai monaci.
Se vi interessa anche la storia del rum, sappiate che i suoi precursori sono molto antichi. Pare che lo sviluppo di bevande fermentate prodotte a partire dal succo di canna da zucchero abbia preso piede nell’antica India o Cina. Un esempio è il ‘brum’, prodotto dai Malay migliaia di anni fa. Anche Marco Polo in un documento del XIV ci parla di un buonissimo vino di zucchero assaggiato in Iran.
La prima vera distillazione di rum avvenne a Londra intorno al XV secolo, utilizzando le canne da zucchero indiane e solo dopo il XV secolo si usarono quelle americane. Per avere la prima distillazione di rum nelle Americhe, dobbiamo attendere fino al XVII secolo, utilizzando le canne da zucchero delle piantagioni dei Caraibi. Furono proprio gli schiavi a scoprire che le melasse, un sotto-prodotto della raffinazione dello zucchero, potevano fermentare in alcol.
Con la distillazione di questi sottoprodotti alcolici, ecco che vennero rimosse le impurità e si concentrò l’alcol, ottenendo il primo vero rum che, secondo la tradizione, nacque sull’Isola di Barbados. E non era niente di che all’inizio.