Si+scrive+scielta+o+scelta%3F
nanopressit
/articolo/si-scrive-scielta-o-scelta/356891/amp/
Categories: Cultura

Si scrive scielta o scelta?

Bentornati al nostro appuntamento consueto con i dubbi che la grammatica italiana continua ad infliggerci. Secondo voi si scrive scielta o scelta? Si scrive sciegliere o scegliere? La domanda è poi la medesima, perché il verbo di origine sempre quello è. Non pensiate che la domanda sia troppo banale e scontata: Google dimostra che si tratta di una parola molto cercata dagli utenti, segno inequivocabile che crea ancora molti problemi a tantissime persone.

Anche qui la risposta può essere solamente una: si scrive ‘scelta’ senza la ‘i’ e non ‘scielta’ con la ‘i’, esattamente come si scrive ‘scegliere’ senza la ‘i’ e non ‘sciegliere’ con la ‘i’. Ma questo non vale solamente per questa parola: in linea generale lo stesso dubbio viene con parole come mangeremo/mangieremo, lasceremo/lascieremo o anche baceremo/bacieremo. Ma quanti problemi ci causa questa vocale ‘i’? Parecchi a quanto pare: a volte ci va, a volte no. Eppure c’è un modo per capire quando utilizzarla e quando no.

Tuttavia perché in questo preciso caso in ‘scelta’ non ci va la vocale ‘i’? E’ abbastanza intuitiva la risposta: non servirebbe assolutamente a niente in questo caso. Facciamo un esempio pratico. Se la parola in questione fosse finita con -scia è chiaro che la ‘i’ andava assolutamente inserita, in caso contrario si sarebbe letta con la fine -sca, con la ‘c’ dura e avrebbe cambiato il suono della parola. Nonché il significato. Pensate per esempio al connubio lascia/lasca: la prima parola significa mollare, abbandonare, mentre la seconda ha un significato del tutto diverso, ovvero si tratta di un pesce di acqua dolce dalla carne non particolarmente pregiata.

O ancora, liscia/lisca: la prima è un aggettivo che significa dalla superficie non rugosa, il secondo si riferisce allo scheletro dei pesci. Visto come una semplice e innocua ‘i’ può cambiare lo stato delle cose? Per questo è fondamentale sapere quando ci va e quando non ci va. La questione può essere ampliata a comprendere anche altri verbi.

Prima avevamo fatto l’esempio di mangeremo. La ‘i’ in questo caso è del tutto inutile: la ‘g’ è già seguita dalla ‘e’, la sua pronuncia non è comunque dura, quindi perché metterci una vocale in più? Se invece avessimo usato come esempio mangia, qui la situazione torna quella di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente: qui la ‘i’ è indispensabile, altrimenti la parola diventa manga, ovvero il tradizionale fumetto giapponese che nulla ha a che spartire con il verbo mangiare.

Redazione

Recent Posts

Tariffe luce e gas: qualche consiglio per la scelta

Oggi, qualora si debbano scegliere i fornitori di luce e gas, si hanno diverse possibilità…

4 giorni ago

La classifica delle città italiane in cui è più facile trovare lavoro

Uno dei tanti problemi che caratterizzano la penisola italiana è proprio la questione lavorativa. L'Italia,…

2 settimane ago

I migliori software HR nel settore della Ristorazione e Hospitality

Nel settore della ristorazione e hospitality, la gestione delle risorse umane rappresenta una sfida complessa…

3 settimane ago

Meteo, l’Italia divisa in tre tra caldo afoso e temporali

Durante questa settimana le previsioni meteo relative alla penisola riportano un contesto di ampia instabilità,…

1 mese ago

Ballando con le Stelle, il “regalo” di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere

Ballando con le Stelle, il "regalo" di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere…

1 mese ago

Arrestata in Pakistan la mamma di Saman Abbas

Nazia Shaheen, 51 anni, lo scorso dicembre è stata condannata all'ergastolo, dalla Corte di assise…

1 mese ago