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Categories: Cultura

Si scrive stamani o stamane? Un caso di allotropia morfologica nella lingua italiana

Si scrive “stamani” o “stamane”? Capita spesso di imbattersi in questo dubbio grammaticale: scopriamo, dunque, se entrambe le forme sono corrette o se una è da preferire all’altra. In casi come quello di “stamani” o “stamane” si parla di allotropia morfologica: si tratta, cioè, di due forme dello stesso avverbio (nel caso specifico si tratta di un avverbio di tempo) che si differenziano unicamente per la forma, avendo il medesimo significato.

Le due varianti, quindi, sono entrambe corrette. Esse derivano dal medesimo etimo, ma costituiscono due forme differenti: una, “stamane”, rappresenta la variante più aulica, poiché è più simile alla parola latina da cui proviene essendole più vicina; l’altra, “stamani”, rappresenta la variante più popolare. In sostanza, usando “stamane” si utilizza una forma dotta, assimilabile a un latinismo, poiché deriva dal latino “ista mane”, cioè “questa mattina”.

Quello di “stamane” e “stamani” costituisce, dunque, un esempio di allotropia morfologica, ma non l’unico nella lingua italiana: basti pensare alle varianti “giovane” e “giovine”, “malinconia” e “melanconia”, “vezzo” e “vizio”.

Occorrenze della forma “stamane” si trovano nella letteratura più antica, da Boccaccio (“Intendo ec. desinar teco dimesticamente stamane“) a Petrarcia (“Stamane era un fanciullo, ed or son vecchio“), passando per Dante (“Oh dissi lui: per entro i luoghi tristi venni stamane“).

Vale la pena interrogarsi, poi, se sia lecito utilizzare la forma “stamani mattina”, o se si tratti di una ridondanza. L’edizione 2004 del Vocabolario della lingua Italiana di Nicola Zingarelli registra l’espressione come popolare toscana. Non sono presenti riferimenti, invece, nel Grande dizionario italiano dell’uso di Tullio De Mauro né nel Devoto-Oli.

“Stamani mattina”, in effetti, è una forma ridondante, poiché ripete due volte il concetto di mattina, e per altro andrebbe evitata. Si tratta, ciononostante, di un’espressione che tende a diffondersi, non solo in Toscana, ma a livello nazionale, specialmente in ambito burocratico o giornalistico: la si ritrova in relazioni di associazioni ed enti amministrativi, e spesso in articoli giornalistici.

Ciò non toglie, comunque, che la forma “stamani mattina” sia sbagliata: corrette sono, invece, sia “stamane” che “stamani”.

Redazione

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