Si scrive ‘valigie’ o ‘valige’? La lingua italiana, si sa, è piena zeppa di parole che, molto spesso, accompagnandosi a regole grammaticali più o meno complesse, portano con sé dubbi ed incertezze. E’ il caso, ad esempio, del termine valigia, sicuramente tra i vocaboli italiani uno di quelli più insidiosi, quanto meno per quanto riguarda il plurale. Ma qual è la regola esatta da seguire? Guardiamola brevemente insieme.
Come dicevamo, stando alla complessità della lingua italiana, ricchissima di regole e di eccezioni, il dubbio sul plurale di valigia è più che legittimo: si scrive ‘valigie’ o ‘valige’? Anche perché, come spesso accade, più la regola è semplice e più si finisce per confondersi. Come ci insegnano molti linguisti, in primis Bruno Migliorini, il plurale di valigia segue la medesima regola di tutte le parole che terminano in –cia/gia, e consiste nel controllare la lettera che precede la sillaba finale. Per cui, per capire se si scrive ‘valigie’ o ‘valige’ questa è la regola da seguire:
se –gia è preceduta da una consonante, la i al plurale non figura;
se, al contrario, è preceduta da una vocale, la i và messa.
Questo vuol dire che la forma corretta del plurale di valigia è valigie, ossia quella preceduta da vocale che, in questo caso, si dice anteriore. Cosa vuol dire? Nel sistema fonologico della nostra lingua, uno dei parametri di classificazione delle vocali riguarda il luogo di articolazione, ossia il punto della cavità orale verso il quale si sposta la lingua al momento della pronuncia.
In base a questo parametro le vocali si distinguono in: posteriori, quando la lingua si dirige verso la parte posteriore della bocca; centrali, verso la zona, appunto, centrale; e anteriori, quando, all’atto dell’emissione fonetica, la lingua si sposta verso la parte iniziale della bocca.
Come già detto, nel caso di ‘valigie’ o ‘valige‘, essendo –gia preceduta da vocale, la i figura al plurale, ma nella pronuncia è quasi come se non ci fosse affatto. Lo stesso succede anche per molti altri vocaboli italiani, come ciliegie o camicie.
Tuttavia, bisogna precisare che, per capire se si scrive ‘valigie’ o ‘valige’, questa regola non è totalmente condivisa da tutti i linguisti, poiché si tratta, in realtà, di una semplificazione adottata per evitare di rendere la regola ancora più complessa: per scoprire l’esatto plurale di valigia infatti, andrebbe indagato il passato della parola, per verificare come la stessa si scriveva in latino e per studiarne poi tutta l’evoluzione successiva. Un’indagine interessante ma forse un po’ troppo complicata, perciò la maggior parte dei linguisti ha preferito scegliere tra due possibilità: eliminare la i da tutte le parole – ma questo ha fatto storcere il naso a molti; o stabilire una regola più semplice e molto più immediata. Alla fine, ha prevalso la seconda opzione, che considera il plurale valigie la forma più corretta.
C’è da dire, ancora, che fino alla metà del secolo scorso era ampiamente diffusa anche la grafia valige, usata sovente ancora oggi, specie in testi linguisticamente ‘meno sorvegliati’. Del resto, tutti i vocabolari di lingua italiana, oltre ad indicare la forma corretta di ogni singola parola, avvertono che, ‘accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate‘.
Ricapitolando:
se prima di –cia/gia c’è una vocale, il plurale sarà in –cie/gie:
valigia, valigie
ciliegia, ciliegie
camicia, camicie
sudicia, sudicie
fiducia, fiducie
grigia, grigie
se prima di –cia/gia c’è una consonante, il plaurale sarà in ce/ge:
arancia, arance
faccia, facce
freccia, frecce
massiccia, massicce
guancia, guance
loggia logge
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