Si scrive venire in contro o incontro? Questi dubbi ci tormentano sempre quando dobbiamo scrivere qualcosa, il dramma di un errore di ortografia è sempre all’orizzonte, anche perché è sempre pronto dietro l’angolo qualche sapientino che non vede l’ora di bacchettarti e di mettere in mostra le sue conoscenze.
La risposta, come accade troppo spesso in questi casi, è che si scrive in tutti e due i modi, dipende, però, da come utilizziamo la parola. Nel caso di in contro o incontro, siamo di fronte a due elementi grammaticali potenzialmente differenti: da una parte abbiamo un avverbio e dall’altra un sostantivo maschile; si tratta, quindi, di due casi totalmente diversi.
Andando a leggere qualsiasi dizionario d’italiano, troviamo che ‘incontro’, scritto tutto attaccato, può essere utilizzato sia come avverbio che come sostantivo maschile:
- ‘Mi è venuto incontro lui’ (qui è usato come avverbio)
- ‘Un incontro sospirato’ (qui è usato come sostantivo maschile)
Ecco dunque che ‘incontro’ scritto tutto attaccato può avere due valenze. Tuttavia, tanto per complicarci un po’ la vita, ecco che usato in senso di avverbio potrei eventualmente scriverlo anche sotto forma di ‘in contro’, però a dire il vero questo è un modo di scrivere arcaico, forse meglio lasciarlo in ambito poetico più che nell’uso dell’italiano corrente. Mentre invece il sostantivo ‘incontro’ va sempre scritto tutto attaccato.