Doveva essere un semplice autoscatto, il classico selfie che qualsiasi smartphone ti da la possibilità di immortalare. Invece per Melike Gun Kanavuzlar, adolescente di 15 anni, una foto è stata fatale.
La ragazzina turca, secondo le prime indagini, si trovava sul balcone della sua abitazione al quarto piano. Doveva scattare un selfie ma qualcosa non è andato nel verso giusto. Alcuni testimoni hanno assistito impotenti al terribile volo durato 11 secondi.
Tra i giovani il famoso selfie è diventato, ormai, una pratica comune, soprattutto da quando gli smartphone hanno preso piede sostituendo il cellulare di una volta.
La notizia dell’adolescente turca di 15 anni ha fatto il giro del mondo. Un semplice autoscatto, magari per riportarlo sulle sue pagine social, è risultato fatale per la sua vita. Da una prima ricostruzione, la ragazzina si trovava sul balcone della sua abitazione al quarto piano. Secondo i testimoni, Melike, nel tentativo di recuperare il suo telefonino che le era scivolato dalle mani, involontariamente sarebbe caduta.
Un volo fatale di 11 secondi. La corsa verso l’ospedale più vicino. Dopo quasi 18 giorni di agonia purtroppo Melike Gun Kanavuzlar è deceduta presso il reparto di terapia intensiva della struttura ospedaliera di Mugla, in Turchia.
A pochi giorni dalla sua morte, gli agenti che stanno svolgendo le indagini per fare luce su questa tragica vicenda, sono riusciti a entrare in possesso di alcuni video delle telecamere di sorveglianza della zona.
I frame mostrano quei momenti traumatici. 11 secondi di volo che sono risultati fatali per la quindicenne. La ragazza sarebbe caduta nel tentativo invano di recuperare il suo smartphone.
Melike si sarà sporta più del dovuto, perdendo l’equilibrio. Pochi secondi per ritrovarsi riversa a terra sul marciapiede sotto casa sua. Tra i passanti che hanno assistito alla terribile scena, un uomo ha subito avvertito i soccorsi.
Dopo l’impatto è stata trasferita in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Mugla, in Turchia; successivamente è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva. La ragazza ha lottato tra la vita e la morte per 18 lunghi giorni di agonia. Purtroppo non è riuscita a sopravvivere, le sue condizioni sono da subito apparse disperate.
I funerali sono stati celebrati solo pochi giorni fa, il 30 ottobre. Una vicenda che ha scosso molti giovani, che sicuramente possa fare riflettere di come certe volte l’utilizzo insolito dei dispositivi elettronici possa risultare fatale per la vita di un adolescente.
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