Il dramma della siccità colpisce gravemente gli alberi in California: secondo uno studio della Carnegie Institution, pubblicata sulla rivista scientifica Pnas, sarebbero almeno 58 milioni le piante che hanno subito una grave perdita d’acqua dal 2011 fino ad oggi. I cambiamenti climatici sono alla base degli scompensi agli habitat naturali del pianeta, come ormai è noto da tempo, e se il trend dovesse continuare anche nei prossimi anni c’è il rischio che la California, che ospita alcune delle biodiversità floreali più antiche del pianeta, possa perdere i suoi magnifici, alti e possenti alberi, che ne connotano da tempo immemore il paesaggio, oltre che essere una delle riserve verdi più importanti di tutto il pianeta.
Questo studio punta il dito su molteplici fattori alla base della moria degli alberi californiani: non ci sono infatti solo la siccità e le temperature sempre più elevate a minacciare i fusti, ma anche il bostrico, una specie di coleottero che si nutre di rami e tronchi, i cui focolai hanno ampiamente oltrepassato i limiti di guardia, mettendo a rischio la sopravvivenza di intere riserve floreali. Non di certo una novità, visto che dal punteruolo rosso delle palme alla xylella degli ulivi salentini, giusto solo per citare alcuni dei casi mediatici più eclatanti, nell’intero pianeta molte specie devono combattere anche contro insetti e parassiti, come se non bastassero già i danni inflitti dalle azioni dell’uomo.
Oltre a censire gli alberi già morti, gli scienziati americani si sono serviti delle più sofisticate tecnologie a disposizione per studiare l’impatto della siccità sulle foreste californiane, registrando negli ultimi 4 anni una progressiva perdita di acqua negli strati superiori: l’area interessata dal 2011 ad oggi da questa immane perdita idrica coinvolge 10,6 milioni di ettari di foresta, circa 888 milioni di alberi a rischio di morte e incendio. Di questa vasta porzione monitorata dai ricercatori, sarebbero almeno 58 milioni gli alberi vicini ad una soglia di massima allerta: secondo le conclusioni redatte dal team di scienziati, benché quest’anno dovrebbero aumentare le precipitazioni a causa di El Nino, l’intero habitat forestale appare così indebolito che, se dovessero verificarsi altre siccità nel prossimo futuro, sarebbe quasi impossibile impedire l’avvento di cambiamenti significativi che altererebbero drasticamente il paesaggio californiano. Ancora una volta le bizze di un clima impazzito rischiano di cancellare per sempre una porzione di pianeta che è rimasta immutata per secoli.