La situazione non è assolutamente delle migliori e la siccità continua ad imperversare in quasi tutte le Regioni. Un allarme così non si vedeva da anni e, a lanciarlo è stata proprio la Coldiretti.
I danni sono incalcolabili, in particolare in alcune regioni d’Italia, come la Sicilia e la Sardegna. Ma vediamo nel dettaglio.
Siamo in un vero e proprio stato d’emergenza. Alcune regioni d’Italia rischiano la vera e propria desertificazione, in particolare al Sud. Una situazione così erano anni che non si verificava, ma ciò che più colpisce è che tantissimi sono i fiumi e i torrenti in secca e, questo, provoca altrettante perdite dal punto di vista economico e, soprattutto, agricolo.
Da Nord a Sud la situazione è simile, ma ci sono alcune zone che soffrono molto di più rispetto alle altre. Partendo dalle zone della Pianura Padana, come la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia Romagna, i danni maggiori possono essere osservati per quel che riguarda le colture di riso (molto diffuse in Piemonte) e del mais.
Si parla infatti di riduzioni che, per il mais, possono anche arrivare al 50% dei raccolti ed anche raggiungere picchi esponenziali del 100% per quel che riguarda il riso (coltura, sappiamo, che ha bisogno di ingenti quantità di acqua). Cali anche per la produzione di foraggi che, sempre in Pianura Padana, arrivano anche al 50% in meno.
Ma, se percorriamo passo passo, il nostro stivale, notiamo che ogni regione ha la sua criticità. La Liguria, ad esempio, a causa della mancanza d’acqua, vedrà ridotta anche la produzione di basilico, produzione tipica per il locale pesto. In Friuli, invece, si arriva anche a perdite del 100% per quel che riguarda alcune piante tipiche di erba medica.
Ma non va meglio nelle zone del Centro e Sud Italia. In Toscana, ad esempio, è colpito dalla siccità anche il settore florovivaistico, co perdite che arrivano sino al 30%, ma anche la produzione del latte che arriva anche al 20%.
La sofferenza maggiore, però, arriva al Sud. Qui ci sono alcune aree che rischiano, addirittura la desertificazione. Le colture di cereali arrivano a perdite di oltre il 60% in Molise. In Campania, le semine e le piantine che erano già spuntate di alcune colture, o hanno visto già la secca o, come il grano, ad una maturazione prima del previsto. Colpito è stato soprattutto il settore del grano.
Il granaio d’Italia, ovvero la Puglia, soffre enormemente la siccità. Ci sono aree dove l’acqua ormai non è proprio più presente, costringendo quindi gli agricoltori ad abbandonare i campi, con notevoli perdite anche per l’economia della Regione stessa.
Non va meglio in Sicilia e in Sardegna, dove si assiste ad un vero e proprio stress idrico per la vegetazione, in particolare per i locali vigneti e i frutteti. L’Italia è, ormai, al limite dello stremo.
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