Siccità sempre più estrema nell’Europa meridionale e occidentale che ha conseguenze dirette anche sul suolo con valori di umidità particolarmente bassi e sulla portata dei fiumi, a causa di un inverno decisamente secco e caldo.
Gli impatti sono già visibili e sollevano preoccupazioni su energia, agricoltura e approvvigionamento idrico. La neve sulle Alpi è molto al di sotto della media storica, e inferiore all’inverno precedente. Il monitoraggio e la gestione delle risorse idriche sono di importanza strategica.
Siccità, dove si sta peggio
Da inizio gennaio 2023 non si sono verificate precipitazioni significative, ad esclusione qualche rovescio più organizzato nel basso Piemonte. Il solo mese di dicembre, ha dato luogo ad un po’ di respiro respiro a vaste aree interessate da assenza di fenomenologia nei mesi precedenti, in molte regioni, siamo tornati alla situazione precedente.
In linea generale, nel nostro Paese, abbiamo assistito ad una diminuzione complessiva delle precipitazioni del 40% con picchi fino al 60% al Nord-ovest con la possibilità, di un generale razionamento.
I danni della siccità: energia
La siccità e l’energia sono due tematiche strettamente correlate. In caso di siccità prolungata, come quella che nell’ultimo biennio interessa alcuni settori, la produzione di energia idroelettrica può essere significativamente ridotta, poiché il livello delle acque dei fiumi e dei laghi diminuisce.
Aumento dei prezzi e possibili blackout?
Ciò può causare un aumento dei prezzi dell’energia elettrica e può rendere necessario l’utilizzo di fonti di energia alternative, spesso più costose e meno efficienti, come i combustibili fossili.
Inoltre, la siccità può causare problemi per la produzione di energia termoelettrica, poiché le centrali elettriche che utilizzano acqua per il raffreddamento potrebbero avere difficoltà a ottenere l’acqua necessaria. Questi problemi possono avere ripercussioni sull’intero sistema energetico e potrebbero causare blackout e interruzioni nell’erogazione di energia.
I danni della siccità: agricoltura
La siccità rappresenta una grave minaccia per l’agricoltura in quanto riduce la disponibilità di acqua per l’irrigazione, compromettendo la produttività delle colture, aumentando la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi, come ondate di calore e tempeste di sabbia, che possono danneggiare le colture e ridurre i raccolti.
Inoltre, la siccità può avere conseguenze negative sull’ecosistema, aumentando il rischio di incendi boschivi e la perdita di biodiversità.
I danni della siccità: agricoltura
La siccità può avere gravi ripercussioni sull’approvvigionamento idrico, in quanto le risorse idriche disponibili possono diminuire drasticamente a causa della mancanza di precipitazioni.
Le sorgenti, i fiumi e i laghi possono ridursi fino a prosciugarsi, rendendo difficile la fornitura di acqua per la popolazione, l’agricoltura e l’industria. Inoltre, le reti idriche possono subire danni a causa del calo del livello delle acque, aumentando il rischio di perdite e interruzioni nella distribuzione.
Copernicus: 2022 il più secco degli ultimi 500
Secondo Copernicus il 2022 è stato, nella sua totalità, l’anno più secco degli ultimi 500. L’inizio del 2023, non sembra dare i segnali di svolta tanto attesi. Guardando, infatti, all’inverno appena concluso, salta all’occhio come proprio il trimestre invernale abbia fatto registrare circa 2 miliardi di metri cubi di acqua in meno rispetto alla media con un deficit di circa il 60%.
Situazione in Europa
In diversi paesi europei, in vista dell’arrivo dell’estate e di conseguenza dell’aumento della richiesta di acqua, sono state messe in atto le prime misure di risparmio idrico.
Francia
In Francia, ad esempio, alcuni distretti stanno già riducendo l’erogazione di acqua, a causa della siccità che ha colpito l’entroterra e che non si registrava dal 1959.
Spagna
In Spagna, il governo della Catalogna ha deciso di limitare il consumo giornaliero di acqua a 230 litri per persona. Inoltre, a Barcellona, alcune aree verdi non vengono più innaffiate.
Germania e Turchia
In Germania, la navigazione sul Reno ha subito limitazioni per le imbarcazioni con meno “pescaggio”. In Turchia, i comuni di Ankara, Bursa e Cannakale hanno già adottato tagli ai servizi idrici.