Lo scontro è avvenuto durante la gara tra Sporting Termini e Fincantieri, squadre allievi del palermitano: “I ragazzi sembravano animali impazziti”.
Dura la denuncia dello Sporting Termini, nei confronti della squadra avversaria. Su Facebook la società sportiva ha commentato duramente gli scontri avvenuti lo scorso sabato, parlando della furibonda rissa e delle due espulsioni, di una vergogna e di una situazione indecorosa: “Il calcio giovanile ha perso di nuovo”.
Scende di ordinaria follia nella giornata di ieri a Campofelice di Roccella, nel palermitano. Sabato infatti è andata in scena una gara valevole per il campionato siciliano di allievi regionali, categoria under-17, tra Sporting Termini e Fincantieri che si è trasformata in una rissa da far west.
Il racconto degli eventi è stato condiviso dalla stessa società Sporting Termini, che ha parlato attraverso i suoi canali social raccontando tutta la gara. Una partita molto sentita, a quanto pare come spesso accade nelle categorie giovanili, ma non caricata da estreme tensioni con la squadra di casa che lottava per un posto per la salvezza mentre la Fincantieri per i playoff. Lo raccontano i dirigenti dello Sporting Termini, che proseguono sempre tramite social raccontando l’inizio gara come non tanto concitato, definendo la partita “maschia” ma corretta.
Il tutto è accaduto nel secondo tempo, quando la Fincantieri in vantaggio di un gol ma sotto di un uomo per un precedente cartellino rosso – per gioco pericoloso pare – inizia a mettere la gara sulla provocazione. Tanto nervosismo, condizionato anche dall’inferiorità numerica e dalla foga degli avversari sotto di un gol, sfogato sull’arbitro che come sempre in questi casi diventa capro espiatorio anche di qualche genitore troppo agitato sugli spalti.
Si arriva dunque al secondo tempo, quando durante un calcio d’angolo per Sporting Termini una rissa in area costa il secondo cartellino rosso per un giovane calciatore di Fincantieri. Da lì la rissa in campo, iniziata in maniera immotivata scrivono ancora sui social i dirigenti.
Dopo la seconda espulsione dunque la rissa, con i giocatori della squadra Fincantieri che si sarebbero scagliati contro gli avversari. Anche dei genitori dagli spalti sarebbero scesi in campo prendendosela con l’arbitro e costringendo l’altrettanto giovane direttore di gara a sospendere la partita.
Per scortare i giovani del Termini negli spogliatoi, e l’arbitro, è stato necessario l’arrivo di due auto dei carabinieri. I dirigenti hanno fatto sapere che le famiglie di alcuni ragazzi intendono procedere per vie legali, vista l’aggressione, mentre si attende il referto della giustizia sportiva.
“Ferma condanna – si legge su Facebook nel post della squadra – a questi episodi di violenza che non fanno parte della nostra cultura calcistica soprattutto quando si parla di giovani”.
La società Sporting Termini ha anche condiviso su Facebook le foto dei propri ragazzi contusi e con irritazioni, botte sul corpo ed ematomi a testimoniare la rissa e gli effetti di quest’ultima. Sdegno e sgomento e parole forti usate sui canali social della squadra giovanile, che ha chiuso il post poi rivolgendosi con amarezza alla situazione del calcio giovanile: “Questo non è calcio ma anti-calcio.Speriamo sia stato solo un episodio. Il calcio giovanile ieri ha perso di nuovo“.
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