Arriva la firma del Viminale sull’accordo quadro tra le associazioni rappresentanti dei gestori dei locali e Ministero dell’Interno in cui è contenuto anche il “Daspo” che regolamenta l’accesso nei locali per quei soggetti “oggettivamente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica”. L’accordo, promosso dall’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, include anche una serie di iniziative indirizzate ai giovani per diffondere la cultura della legalità e portare avanti un programma di prevenzione anche contro l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso di alcol.
L’accordo prevede da un lato l’obbligo da parte dell’Amministrazione di modificare l’applicazione dell’art.100 del TULPS che prevede la chiusura dei locali in cui si verificano episodi di illegalità, dall’altro l’impegno dei gestori di fornire ad almeno un addetto alla sicurezza un corso di primo intervento.
Un primo passo per rafforzare la collaborazione di imprese e forze dell’ordine al fine di rendere più sicure le serate dei giovani che frequentano le discoteche.
“Siamo lieti del coinvolgimento del Ministero” ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Franco Cecconi. “Questo atto da parte di Alfano rappresenta un riconoscimento importantissimo alla nostra associazione e a tutte le categorie coinvolte. Abbiamo fortemente voluto che questo passo fosse compiuto. I termini dell’accordo sono il frutto delle nostre osservazioni, del nostro lavoro e dell’impegno che abbiamo sempre messo per arrivare a garantire la sicurezza di tutti” ha concluso Cecconi.