La recente sciagura avvenuta in Catalogna, dove il 20 marzo l’autista di un autobus scolastico si era addormentato al volante e l’incidente che ne è seguito ha provocato la morte di 13 studenti in gita, fra cui 7 ragazze italiane, ha fatto aprire gli occhi sulla sicurezza degli autobus usati per trasportare gli allievi. In Italia la Polizia stradale ha intrapreso (ben prima di quell’incidente) una campagna di controlli in collaborazione col ministero dell’Istruzione, chiamata “Gite scolastiche in sicurezza”. I risultati non sono per niente confortanti.
Infatti è emerso che quasi un autobus su quattro, fra quelli utilizzati per il trasporto scolastico, non è sicuro. A febbraio e marzo gli agenti dislocati in 1.150 pattuglie hanno controllato 2.051 autobus. Di questi, 462 violavano il Codice della strada o le norme sul trasporto professionale di persone. Significa il 22,5%, quasi un quarto, appunto.
Le irregolarità delle compagnie di trasporto raggiungono livelli molto preoccupanti. In 123 casi gli equipaggiamenti dei veicoli erano guasti o alterati; addirittura 12 autobus non avevano eseguito la revisione obbligatoria; in altri 12 casi veniva impiegato nel noleggio con conducente un veicolo che non poteva essere destinato a quest’uso. In un caso la compagnia era arrivata perfino al punto di far circolare il veicolo senza copertura assicurativa.
Ma anche gli autisti non scherzano in quanto ad incoscienza. Le pattuglie hanno multato 54 di loro per eccesso di velocità; altri 54 hanno ricevuto contravvenzioni per mancato rispetto dei tempi di riposo. Addirittura in un caso il conducente era risultato positivo all’alcooltest, alle 6.30 del mattino.
La situazione è estremamente preoccupante. Questi dati ci rivelano che i nostri bambini e ragazzi sono affidati spesso a soggetti irresponsabili, per non dire di peggio. C’è da dire tuttavia che le scuole hanno risposto abbastanza bene alla campagna promossa dalla Polizia stradale. Infatti per 1.355 dei 2.051 autobus fermati (il 66%) la richiesta di controllo è arrivata direttamente dalle scuole; 198 sui 462 autobus irregolari (circa il 43%) erano stati segnalati dagli insegnanti incaricati dell’organizzazione delle gite.
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