Sicurezza stradale: Salvini interviene nel dibattito, affermando che non bastano educazione o prevenzione se si va in 7 in auto.
La sicurezza stradale è uno dei temi più caldi degli ultimi giorni, alla luce dell’ultimo incidente, che ha avuto ad Alessandria, e che ha provocato la morte di diversi giovani. Sull’argomento, è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il quale ha affermato che non bastano educazione e prevenzione se si entra in sette in auto, riferendosi al sinistro di qualche giorno fa.
Sicurezza stradale, Salvini: non bastano educazione e prevenzione
Matteo Salvini parla di sicurezza stradale. In occasione della presentazione del Rapporto Dekra, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, affronta un tema molto importante che riguarda il nostro paese.
Salvini ritiene sia giusto sanzionare gli automobilisti che dimostrino irresponsabilità quando si mettono alla guida della propria auto, però, al di là dell’educazione stradale e della prevenzione, “è chiaro che non sali in auto in sette“.
Il vicepremier, con queste parole, si è riferito all’incidente che ha avuto luogo ad Alessandria, nel fine settimana, e che ha portato alla morte di diversi giovani. Un problema, dunque, che va affrontato di petto, al fine di evitare ulteriori vittime sulla strada.
Sanzioni ai “potenziali assassini”
Inoltre, Salvini ha espresso la propria opinione anche in merito alla questione del ritiro della patente nei casi in cui si verifichino incidenti di grave entità, per i quali la revoca della licenza di guida potrebbe essere un’opzione che “possa e debba essere considerata“, secondo il ministro.
Il vicepremier, inoltre, pone attenzione anche sulle sanzioni che vanno applicate che non sono “tanto economiche e penali, ma in termini temporali“, per questo ha parlato della revoca a vita della patente nei “casi più gravi”, come chiedono molte associazioni che si occupano delle vittime della strada.
E sottolinea che chi decide di mettersi a guidare ubriaco o drogato deve avere chiaro che potrà essere considerato un “potenziale assassino“.
Infine, si è ipotizzato anche un taglio dei punti sulla patente. Un intervento che, secondo Salvini, tale sistema permette di ottenere maggiore correttezza degli italiani alla guida. Il ministro cita alcune statistiche, di qualche anno fa, affermando che il 98% ha più di 20 punti.
Si richiede, dunque, maggiore responsabilità del cittadini che alla guida deve salvaguardare non solo la sua vita ma anche quella degli altri che si ritrovano a percorrere le stesse strade.