In un periodo in cui il tema dell’aborto è molto sentito, in Sierra Leone è stato approvato un disegno di legge che vuole vietare qualsiasi pena per chi si sottopone alla procedura.
Dopo la decisione drastica della Corte Suprema negli USA sull‘aborto, la questione è dibattuta in tutto il mondo e molti Paesi stanno prendendo importanti decisioni.
Un esempio tra tutti e la Sierra Leone, Stato dell’Africa Occidentale, dove il Presidente ha approvato un disegno di legge che depenalizza la pratica dell’aborto. Ecco tutte le notizie in merito a questa decisione.
In Sierra Leone approvato il disegno di legge pro aborto: le parole del Presidente Julius Maada Bio
In un momento in cui tutto il mondo guarda agli Stati Uniti come se fossero tornati 50 anni indietro, il Sierra Leone stupisce per le sue idee progressiste sull’aborto.
In questi giorni, infatti, il presidente della Sierra Leone, Julius Maada Bio, ha annunciato che il suo governo ha appoggiato all’unanimità un disegno di legge che depenalizzerebbe l’aborto nel paese.
Lo ha fatto in occasione della decima conferenza in Africa sulla salute e i diritti sessuali, che si è svolta a Freetown lo scorso venerdì. Le sue parole sono da esempio per tutto il mondo: “In un momento nel mondo in cui i diritti alla salute sessuale e riproduttiva delle donne vengono revocati o minacciati, siamo orgogliosi che la Sierra Leone possa ancora una volta guidare con una riforma progressiva”.
Fondamentalmente, questa legge annullerà un severo divieto di aborti che risale all’epoca coloniale, contribuendo a ridurre il tasso di mortalità materna in Sierra Leone, che attualmente è il più alto al mondo.
Con questo nuovo disegno di legge, la Sierra Leone si unisce a Benin, Capo Verde, Repubblica Democratica del Congo e Kenya come l’ultima nazione africana a fare un passo avanti cruciale nella protezione dei diritti umani fondamentali delle donne, depenalizzando l’assistenza all’aborto.
L’attuale legge africana sull’aborto, un abominio per i diritti delle donne
La legge coloniale di cui sopra risale, in Sierra Leone, al 1861. Questa consente la procedura solo se la vita della madre dovesse essere a rischio.
Nel 2015, il parlamento ha adottato una legge intitolata “Atto sull’aborto sicuro”, ma l’allora presidente Ernest Bai Koroma ha rifiutato di firmarla dicendo che doveva essere sottoposta a referendum.
Nel 2017, invece, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione ha riferito che in Sierra Leone, 1.120 madri sono morte ogni 100.000 nascite nel paese, decedute per cause dirette o indirette legate alla gravidanza e al parto.
Le autorità sanitarie stimano che gli aborti causino circa il 10 per cento delle morti materne nel paese dell’Africa occidentale. Ecco perché ora, questo disegno di legge è una vera e propria svolta per le donne africane.