Una ricerca ha scoperto che le sigarette elettroniche possono alterare la frequenza cardiaca causando delle aritmie e anche peggio.
In alcuni casi infatti si possono verificare arresti cardiaci improvvisi.
Mentre all’inizio era un po’ una novità, oggi la sigaretta elettronica è molto diffusa fra coloro che vogliono allontanarsi dal vizio del fumo ma anche fra i giovani come semplice moda del momento.
Allo stesso tempo anche il profilo commerciale è cambiato e ovunque ci sono negozi che si occupano esclusivamente di questo prodotto ma possiamo trovarle anche dai tabaccai.
Custodie colorate e tantissimi gusti ma cosa nasconde davvero questo oggetto compatto e pratico che si può utilizzare anche nei luoghi dove è vietato fumare?
In molti l’hanno criticata fin dalla sua invenzione alcuni anni fa ma oggi la vediamo ovunque, la sigaretta elettronica viene utilizzata da persone di ogni età, specialmente i giovani che sembrano preferirla al tabacco tradizionale.
Secondo un sondaggio dell’Istituto Superiore di Sanità condotto lo scorso anno, sono il 41% coloro fra i 14 e i 17 anni che la utilizzano e di questi circa il 20% si è approcciato al fumo tramite questo oggetto senza passare dalle classiche sigarette.
Questo è un po’ un controsenso dal momento che la sigaretta elettronica nasce per allontanarsi dal vizio del fumo.
Rispetto al tabacco questi dispositivi apportano meno nicotina e quindi dovrebbero essere meno nocivi, però alcuni studi a riguardo dimostrano che non sono del tutto innocui.
Sebbene possano rappresentare un sostitutivo del tabacco riscaldato o un modo per smettere con il vizio, le sigarette elettroniche sono abbastanza nocive.
A lungo andare infatti alterano i geni e favoriscono il l’insorgenza di alcune patologie come il cancro.
A dimostrarlo è uno studio della University of Southern California, che ha evidenziato come l’uso cronico di questi dispositivi causi danni al cuore come l’ipertensione ma anche alle arterie, dove si può verificare l’ispessimento delle pareti, elemento rischioso per infarto e ictus cerebrale.
Lo stesso studio è stato poi preso in mano dai ricercatori dell’Università americana di Louisville, che hanno studiato in maniera approfondita l’impatto sul cuore scoprendo che i dispositivi elettronici possono portare non solo aritmie, nei casi più gravi subentrano infatti arresti cardiaci.
Diversi esperimenti condotti da vari enti di ricerca hanno dimostrato che l’esposizione a breve termine alle sigarette elettroniche destabilizza il ritmo cardiaco delle cavie utilizzate (topi).
L’esposizione ai liquidi promuove le disfunzioni elettriche cardiache, soprattutto se contengono particolari aromi come il mentolo.
Questo significa che il rischio di aritmie si fa consistente e peggiorando questo potrebbe portare al rischio di fibrillazione atriale o ventricolare.
Questi studi sono importanti perché portano alla luce un problema finora sconosciuto, ovvero la correlazione fra i dispositivi elettronici per fumare e le normali funzionalità del cuore.
Sono dati allarmanti che si aggiungono a diverse ricerche scaturite dalla diffusione di questo oggetto che ormai fa parte della vita di tutti non tanto per allontanarsi dal vizio del fumo, quanto per aggirare le norme che regolarizzano l’uso del tabacco nei luoghi pubblici.
Come abbiamo detto, queste sigarette ormai spopolano fra i giovani e non solo perché le aziende si sbizzarriscono a proporre sempre modelli nuovi, colorati, personalizzabili e con tanti aromi.
Ma dietro a questo c’è molto altro e se da un lato apportano benefici come la diminuzione della nicotina, dall’altro fanno male soprattutto al cuore, l’organo principale del nostro corpo.
Chiamata anche E-Cig, questo dispositivo riscalda una soluzione liquida finché questa non si vaporizza. Una volta inalata viene espulsa da naso e bocca producendo una fitta nuvola simile a quella che crea le sigaretta.
La differenza consiste fondamentalmente in questo, infatti la sigaretta tradizionale brucia del tabacco e produce del fumo dall’odore non proprio gradevole.
La E-Cig invece produce vapore che in base al gusto scelto è anche abbastanza profumato, inoltre non richiede la combustione del tabacco e quindi chi la utilizza non viene esposto a sostanza cancerogene come monossido di carbonio, catrame e altre.
La sigaretta elettronica è comunque dannosa attraverso altri composti, infatti produce sostanze tossiche come aldeidi, nocive quanto quelle delle tradizionali sigarette.
La tossicità di queste è ancora materia di studio ma casi di polmonite riconducibili alle E-Cigs hanno sottolineato la letalità dei liquidi.
In commercio ne esistono davvero tantissimi e ci sono anche diversi modi di vaporizzarli in base al modello scelto. La maggior parte dei liquidi però contiene una percentuale variabile di nicotina, miscelata con altre componenti come gli aromi che caratterizzano questi dispositivi.
Lo abbiamo detto poco fa, anche le sigarette elettroniche sprigionano sostanze tossiche fra le quali le aldeidi.
Esaminando il glicole propilenico e la glicerina vegetale contenuti nei liquidi, i ricercatori hanno osservato che nel processo di vaporizzazione a cui vengono sottoposti, producono aldeidi.
Queste componenti rappresentano quasi la totalità della tossicità cardiovascolare riconducibile alle E-Cigs.
Il glicole propilenico viene utilizzato da tempo per gli effetti scenici come la nebbia ma è abbastanza nocivo, mentre la glicerina non lo è però quando viene scaldata può produrre acroleina, molto dannosa e presente anche nel fumo del tradizionale tabacco.
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