Snam, con l’ad Marco Alverà, e Seat, con il presidente Luca de Meo, hanno firmato un accordo per supportare lo sviluppo di infrastrutture di rifornimento di Cng, ossia di gas naturale compresso, e bio-Cng. Nel ‘pacchetto’ ci sono anche una serie di progetti di ricerca e sviluppo. Va ricordato che in Europa l’utilizzo del metano per autotrazione è in crescita. Un’auto a Cng riduce le emissioni di ossido di azoto del 75% rispetto a un veicolo diesel e la CO2 del 25% rispetto alla benzina, eliminando sostanzialmente le polveri sottili. L’Italia è il mercato principale, con una flotta di circa un milione di auto e 1.300 distributori.
La partnership per passare a carburanti meno inquinanti
La condivisione di mercati strategici come l’Italia, la Francia e l’Austria consentirà ai due colossi di realizzare sinergie per sviluppare il Cng e il bio-Cng come alternative più pulite e convenienti rispetto ai carburanti tradizionali.
In base all’accordo le aziende esploreranno opportunità di sviluppo di business e iniziative rivolte ai rivenditori, ai clienti commerciali e agli automobilisti per promuovere il sistema delle stazioni di rifornimento di gas naturale e l’individuazione di nuovi progetti tecnologici.
Collaboreranno inoltre nello sviluppo di servizi di mobilità e nella creazione di nuovi prodotti, con l’obiettivo di offrire un valore aggiunto ai proprietari di questo tipo di veicoli. L’accordo, che potrà essere esteso agli altri brand del gruppo Volkswagen, include anche iniziative per lo sviluppo tecnologico del biometano.
Le alternative green
“L’accordo – ha detto de Meo – pone le basi per una maggiore diffusione del Cng: l’Italia è leader in Europa nell’utilizzo di questa alimentazione e quest’anno concentra il 55% delle vendite di auto a metano. Un veicolo su cinque venduti dalla nostra azienda in Italia è a Cng. Con questa collaborazione vogliamo dare ulteriore impulso allo sviluppo del gas compresso in Italia ed esportare in altri paesi questo caso di successo”.
Per Alverà la partnership “permetterà di favorire un ulteriore sviluppo della mobilità sostenibile a gas naturale e biometano sia in Italia che in tutto il continente perché unisce due leader europei: sia per la realizzazione di infrastrutture innovative, che nello sviluppo di nuovi modelli sostenibili. Siamo convinti che il gas naturale, ancora di più grazie alla rapida diffusione del gas rinnovabile, sia la soluzione più immediata per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città, abbinando sostenibilità ambientale a prestazioni ed economicità. La mobilità sostenibile è uno dei punti principali del nostro piano di investimenti da 200 milioni di euro nei business della transizione energetica”.
In collaborazione con AdnKronos