La comunità Lgbt finisce nuovamente sotto attacco: questa volta per mano di Silvana De Mari, la scrittrice italiana di libri per ragazzi più venduta al mondo. Famosa per aver scritto numerosi best seller fantasy, è anche un medico specializzato in psicologia cognitiva: settimana scorsa è finita nel mirino dell’informazione e dei social, per le sue forti dichiarazioni nei confronti degli omosessuali: ‘I gay sono i nuovi ariani, non fermeranno le mie idee’. La dottoressa da tempo sostiene infatti, anche il diritto all’omofobia. Le sue parole hanno portato all’apertura di un provvedimento disciplinare.
Le sue dichiarazioni e i suoi avvertimenti circa i rischi connessi alle pratiche sessuali tra gay hanno fatto scoppiare feroci polemiche sui social e sui siti della comunità omosessuale, dove viene descritta come l’ennesima tradizionalista omofoba. Alcune associazioni gay hanno persino richiesto la sua radiazione dall’Ordine dei Medici. Ma neppure dinanzi a questo rischio sembra ravvedersi o scomporsi, tanto che nel corso di un’intervista a La Stampa ha dichiarato a tal proposito: ‘Cosa vuole che me ne importi! Vede, ci siamo di nuovo. Se non ti adegui al pensiero unico, se sei fuori dal coro. Se dici ciò che pensi sui gay, sulla pedofilia, sei out’.
Nel corso dell’intervista la dottoressa spiega la sua visione sul mondo omosessuale: ‘I gay vogliono sempre di più. Prima i matrimoni, poi le adozioni. È un contagio’ e poi chiarisce: ‘Se in una classe c’è una ragazza bulimica, stia certo che per contagio psicologico nel giro di poco tempo ce ne saranno altre 5 o sei. E con i gay è la stessa identica cosa’.
E alla richiesta di conferma se frequentandoli si diventi gay, la De Mari ha replicato: ‘Se non si definisce l’identità sessuale si confonde il tutto’.
Ma ecco il motivo perché al momento è particolarmente irritata: ‘Sono indignata che attivisti Lgbt entrino nelle scuole, pagati con denaro pubblico, a dire il falso, ovvero che essere gay è una cosa bellissima. L’adolescenza è un periodo molto fragile e i giovani cercano disperatamente un’ identità. Se proprio bisogna parlarne, vadano nelle scuole con le statistiche e dicano che la promiscuità sessuale è una catastrofe fisica e psicologica. Il preservativo è un mito, perché la gran parte degli omosessuali non lo mette, e si rompe spesso perché l’ano non è stato concepito per la penetrazione. Nei titoli di coda del film Milk, che racconta la storia di un noto attivista gay americano, appare la lista dei personaggi: una buona parte sono morti di Aids’, ha spiegato al sito Dagospia.
Aggiunge poi che sono molti i rischi connessi alla pratica del sesso anale: ‘Emorroidi, fistole, ascesso perianale, prolasso, incontinenza, cancro dell’ ano. Poi abbiamo una maggiore trasmissibilità di Aids, epatite B, sifilide, herpes, gonorrea, clamidia. Il cancro si nutre di infiammazione cronica e papilloma virus. La mucosa anale si infiamma perché non ha la stessa protezione della vagina che è fatta di tessuti ben diversi. Poi c’ è la maggiore promiscuità di moltissimi omosessuali. Io non ho niente contro i gay, tanti sono stati miei pazienti. Ma è mio dovere dire la verità’.
Quindi alla domanda su cosa dovessero fare i gay, la De Mari ha risposto con fermezza: ‘Astenersi. L’essere umano è capace di una corteccia d’ acciaio che si chiama astinenza volontaria. L’ amore per un altro uomo può trasformarsi in un’ amicizia virile, un sentimento alto’.
In conclusione le viene domandato se tema ripercussioni dal mondo gay, ma la dottoressa, anche su questo punto ha risposto con assoluta fermezza: ‘Pazienza. Se annientano la mia scrittura fa niente, mi ripubblicheranno. Non c’è niente che possano fare per farmi paura’.
PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE PER SILVANA DE MARI
L’Ordine dei Medici di Torino e Provincia, dopo le dichiarazioni della dottoressa Silvana De Mari, è stato preso letteralmente d’assalto da proteste e segnalazioni dei cittadini. Tutta questa tempesta ha portato a una formale richiesta di convocazione per la De Mari. A confermarlo è il dottor Guido Giustetto, Presidente dell’Ordine, che ha dichiarato a La Stampa: ‘Personalmente quelle della dottoressa, che non conosco, le giudico come affermazioni che non corrispondono a ciò che oggi pensa la Medicina. Del resto lo riconosce anche lei, sostenendo di non essere politicamente corretta. Diciamo che la sua posizione non è nel perimetro delle conoscenze scientifiche’.
Il Presidente ha poi concluso confermando l’apertura di un provvedimento a carico della dottoressa: ‘Apriremo il procedimento disciplinare, convocandola e chiedendole spiegazioni. Il mondo è pieno di medici che dicono cose strane… La cosa ci interessa nella misura in cui può creare problemi alla salute pubblica e mettere in cattiva luce la professione medica. Oltretutto, e questo ci preoccupa, lei mette un peso particolare sulla sua professione’.
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