La seconda edizione del Love Mi, il concerto organizzato da Fedez (al secolo Federico Lucia) a piazza Duomo, a Milano, i cui proventi andranno in beneficienza all’associazione Andrea Tudisco OdV che si occupa di garantire il diritto alla salute dei bambini, a valutare dalla folla di persone che hanno assistito al concerto e allo share ottenuto su Italia 1 si può dire sia stato un vero e proprio successo, o almeno così pare dai numeri (persino quelli dei tweet sotto l’hashtag dedicato all’evento).
Nella fattispecie, nonostante il caldo della città lombarda, sono stati oltre 19mila i fan che hanno assistito al concerto dal vivo – è stato inserito nel programma “Milano è Viva” promosso dal comune anche per riportare la gente in piazza ad assistere ai concerti, negati durante la pandemia da Covid -, mentre da casa a guardarsi l’esibizione dei 30 artisti in scaletta, dalle 19 fino a mezzanotte inoltrata, sono stati 1.670.000, poco più del 17% del totale degli spettatori, e quindi i vincitori della serata. Su Twitter, poi, il Love Mi di Fedez è stato l’argomento più discusso, e ha vinto la gara dei trend topic.
A giudicare da questo, dicevamo, per forza di cose si deve considerare l’evento come riuscito, ma ecco: non è tutto oro quello che luccica. Perché tra i tantissimi tweet che hanno accompagnato la visione del concerto, ce ne sono molti che più che celebrarlo, tendono a sminuirlo, uno su tutti quello di Enrico Silvestrin. L’ex deejay di Mtv ed ex concorrente della casa del Grande Fratello Vip si è scagliato contro un po’ tutti, persino contro il pubblico, ma quello su cui si è accanito di più, ovviamente, è stato il marito di Chiara Ferragni, reo, secondo lui, di essere il “divulgatore della m***a di questo paese“.
Sotto i tweet, come era facilmente intuibili succedesse, è partita una shitstorm nei suoi confronti, a cui lui ha risposto con (altrettanti) diversi tweet come quello qui sotto, ma in realtà ha spiegato anche cosa intendesse nel merito. Silvestrin, infatti, da almeno quattro anni si occupa di fare divulgazione musicale su un canale Twitch che porta il suo nome, e quindi questa battaglia contro Fedez inteso come il capostipite di questo modo di intendere la musica, ma anche e soprattutto di mostrarla, non è assolutamente nuova.
Il conduttore radiofonico ha un modo di proporre l’arte che si basa spesso sulla valorizzazione delle nuove scoperte, meglio se poco pubblicizzate, in hype o commerciali. Odia chi afferma che di pezzi belli nella nostra epoca non ce ne sono e vive nell’antico, ma con ancora più forza si scaglia contro i prodotti stile tormentone estivo e il pop alla nuova maniera, in Italia, che proprio non gli piace, se fatto male. Probabilmente nel Love Mi di roba per lui ce n’era ben poca visto il taglio dell’evento e con i modi che hanno accompagnato gran parte della sua carriera, diretti e poco diplomatici, non l’ha nascosto per nulla.
Condivisibile o meno, anche perché quando si parla, appunto, di musica si devono considerare i gusti personali che, come tali, non accontentano tutti – certo, i cantanti che si esibiscono con l’autotune non sono proprio quello che si può definire ascoltabile, per noi eh – il conduttore non è che l’ultimo di una lunga schiera di detrattori del rapper milanese – tra cui è finito persino Gerry Scotti, che ha ironizzato sul fatto che il rapper non conoscesse Giorgio Strehler -, e su cui lui stesso, dal palco del concerto, ha scherzato.
Se in principio era stato J-Ax a litigare con Fedez – tra i due è stata sancita la pace anche in diretta nazionale, e al Festival di Sanremo -, tra i tanti che hanno avuto problemi con lui non si possono non annoverare Fabio Rovazzi, la Codacons, e per ultimo anche Luis Sal. Proprio il co-conduttore del podcast Muschio Selvaggio è quello che sembra aver fatto vacillare di più la popolarità di una delle due metà dei Ferragnez che, sempre sviscerando i numeri, ma stavolta dei suoi social, e in particolare di Instagram, non è più forte come una volta.
Da marzo, momento in cui ha fatto “coming out” sulla sua malattia e in cui era un po’ sparito dai radar tanto che si pensava addirittura che il suo matrimonio con l’influencer fosse finito, a fine giugno, secondo i dati forniti da FollowerStat.it, l’engagement dei post del rapper è sceso di quasi quattro punti percentuali (è praticamente dimezzato). Al contempo, però, sono aumentati di tanto i follower, essendo almeno 100mila unità in più, arrivando ora a quasi 15 milioni. In realtà, però, non sono loro in percentuale a essere aumentati di più, ma sono gli utenti che Fedez segue, meglio che ha iniziato a seguire.
Collegare le due cose è senza ombra di dubbio pretestuoso, come lo è d’altronde cercare di dare ragione a una parte piuttosto che un’altra nelle varie dispute che ci sono state, sicuramente c’è che Fedez da cantante si è ormai trasformato in qualcosa di più: un conduttore, un giudice di talent, un attore, un influencer, anche politico, un quasi tuttologo che deve anche accettare di non piacere a tutti. Persino a Silvestrin, e a prescindere dalle buone cause.
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