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Il Tribunale di sorveglianza di Milano ha deciso che Silvio Berlusconi sarà assegnato in prova ai servizi sociali. L’ex cavaliere, condannato definitivamente a quattro anni di carcere per frode fiscale, tre dei quali coperti da indulto, nel processo per i diritti tv Mediaset, trascorrerà l’anno di pena svolgendo attività di volontariato. Niente arresti domiciliari, dunque, per l’ex premier, che dovrà affrontare un lavoro ‘non pesante‘, data la sua età (77 anni). Nonostante la ‘mancata ammissione degli addebiti‘, il leader di Forza Italia ha sempre parlato di ‘sentenza ingiusta’, il percorso sarà finalizzato a ‘un ottimale reinserimento sociale‘. Giovedì scorso si era tenuta l’udienza per discutere l’istanza e il pg Antonio Lamanna aveva dato parere favorevole affinchè il leader di Forza Italia, come aveva proposto l’ufficio esecuzione penale esterna, svolgesse attività di volontariato in una struttura per anziani.
Silvio Berlusconi lavorerà in un centro per anziani a Cesano Boscone (Milano) della Fondazione Sacra Famiglia, almeno una volta alla settimana, per 4 ore consecutive.
“Fino all’ultimo ho temuto il peggio, perfino i domiciliari, solo così hanno evitato una guerra. Ci sono giudici che hanno ancora rispetto per il mio ruolo e se sarà così potremo lavorare alle riforme da protagonisti”, è stato uno dei primi commenti a caldo del leader di Forza Italia.
Berlusconi ha evitato gli arresti domiciliari: martedì è infatti arrivata la conferma della decisione del Procuratore Generale di Milano, Antonio Lamanna, che aveva dato il via libera con riserva alla richiesta degli avvocati dell’ex premier per l’affidamento ai servizi sociali blandi. Il Pg aveva cercato di ridimensionare le dichiarazioni di berlusconi alla vigilia del 10 aprile, puntualizzando che se Berlusconi avesse diffamato i giudici, avrebbe rischiato la revoca del’affidamento: nel farlo presente al Tribunale, il Pg ha mostrato un articolo del Corriere della Sera dello scorso 7 marzo in cui il leader del PdL, in attesa della decisione del Tribunale di Sorveglianza, aveva detto di “dipendere da una mafia di giudici“. Netta la posizione di Lamanna: “Noi non siamo né angeli vendicatori né angeli custodi, ma siamo qui per fare applicare la legge“. Berlusconi attende di conoscere quale sarà la destinazione decisa dal tribunale e quali saranno le reali possibilità di fare la campagna elettorale.
Era stato lo stesso Berlusconi a proporsi per i servizi sociali, ritenendo di poter essere particolarmente utile. L’ex Premier ha, infatti, presentato una memoria difensiva, nella quale afferma di poter svolgere un ruolo di motivazione nei confronti dei disabili. Berlusconi, a quanto pare, non era presente all’udienza. I giudici avranno minimo 5 giorni per pronunciarsi in merito alla loro decisione. Berlusconi si è detto disponibile a frequentare una cascina nel territorio milanese, di cui un’associazione si sta facendo carico di costruire per aiutare persone con disabilità.
Secondo ciò che è stato riferito da Avvenire, sarebbe già stata predisposta una proposta, che l’ufficio esecuzione penale esterna ha già inoltrato in una relazione al Tribunale di sorveglianza. La struttura che ospiterebbe il Cavaliere non sarebbe a Milano, ma nel territorio e per Berlusconi non sarebbe un impegno molto pesante, perché potrebbe anche occuparlo soltanto per un giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio.
Il tutto si adatterebbe perfettamente all’entità della condanna e al fatto che Berlusconi non ha effettivamente bisogno di un lavoro di questo tipo. Sempre secondo ciò che ha riferito Avvenire, l’operazione avrebbe il fine di assicurare il recupero del condannato e di evitare che quest’ultimo possa cadere in recidive. Da questo punto di vista, secondo delle indiscrezioni, sarebbero escluse le comunità dei tossicodipendenti e dei pregiudicati e quelle per il recupero dei minori, perché Berlusconi è stato condannato nell’ambito del processo Ruby.
Il Cavaliere avrebbe poi l’obbligo di essere a casa tutta la notte, dalle 11 di sera, fino alle 6 del mattino. Naturalmente ci sono anche i suoi impegni politici, sui quali a quanto pare gli avvocati difensori starebbero trattando con il Tribunale di sorveglianza. Si pensa più che altro ad un assorbimento della pena trascorsa assistendo anziani disabili.
Nel frattempo si starebbe già facendo sentire la decisione della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, la quale avrebbe respinto la richiesta di un riesame urgente del ricorso presentato, perché Berlusconi, nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset, non potrebbe candidarsi alle elezioni europee del prossimo 25 maggio.
I magistrati di sorveglianza, hanno avuto l’ultima parola sull’affidamento di Berlusconi ai servizi sociali, la decisione è stat trasmessa alle parti e all’ufficio della Procura della Repubblica.