Silvio Berlusconi, la riabilitazione a domicilio preoccupa i medici

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silvio berlusconi soddisfatto

Il 5 luglio, Silvio Berlusconi ha lasciato il San Raffaele, il Cavaliere è uscito dal padiglione D dell’ospedale milanese dopo 29 giorni di degenza e un’importante intervento al cuore. Il leader di Forza Italia è tornato nella sua lussuosa villa San Martino di Arcore, mentre Francesca Pascale si è subito trasferita a Villa Giambelli, residenza amorosamente regalatale dal suo fidanzato. Anche se il primo pensiero largamente condiviso dalla gente, è stato quello di una rottura tra i due, subito è arrivata la ferma smentita. Si tratterebbe soltanto di una decisione, finalizzata a rendere l’ambiente riabilitativo il più tranquillo possibile. A deciderlo in maniera insindacabile è stata la primogenita del presidente di Forza Italia, Marina. Nonostante ciò, ad oggi, la situazione non soddisfa lo staff medico, che invece si è dichiarato preoccupato.

Sembra che l’ex premier abbia difficoltà a dormire la notte già da diversi giorni, inoltre le attività di movimento sarebbero troppo limitate. Le ultime evoluzione delle condizioni generali del Cavaliere stanno preoccupando i medici.

In linea teorica, le ore di riposo per una persona che ha subito un grosso intervento al cuore e ed è rimasta ricoverata 29 giorni sono estremamente importanti. E’ altresì importante affrontare un programma di riallenamento, per ritrovare le forze perdute. Per Berlusconi sarebbe fondamentale fare almeno un’ora di allenamento al giorno, ma secondo fonti vicine a villa San Martino non sarebbe così, il Presidente è molto stanco.

Considerato che il programma riabilitativo con tanto di lunghe camminate nel parco o sul tapis roulant non è ancora stato seguito dal Cavaliere, i medici hanno ritenuto opportuno bloccare le telefonate e le visite, fatta eccezione soltanto per i familiari più stretti.

L’USCITA DAL SAN RAFFAELE 

berlusconi al san raffaele

Appena uscito dall’Ospedale, il leader di Forza Italia si era fermato a parlare con i giornalisti, che da ore erano appostati in attesa delle dimissioni dal San Raffaele. ‘Una prova molto dolorosa, non credevo. Ora sto un po’ meglio’ aveva detto l’ex premier. ‘In Italia c’è una preoccupante carenza di leader’ aveva dichiarato Silvio Berlusconi, congedandosi con una promessa: ‘Mi aspettano due mesi di riabilitazione. E poi sarò di nuovo utile all’Italia e agli italiani’. Prima di lasciare l’ospedale, Berlusconi aveva poi ringraziato i giornalisti ma soprattutto il personale del San Raffaele che lo ha ‘coccolato per 30 giorni’. Inoltre, in un messaggio ai coordinatori regionali del partito, aveva assicurato di non voler mollare la politica, sottolineando l’importanza dei comitati per il no al referendum. 

‘Dal punto di vista sanitario è andato tutto nel modo migliore rispettando le tabella di riabilitazione che continueranno sotto la guida del personale del San Raffaele’ aveva detto il prof. Zangrillo.

Silvio Berlusconi aveva lasciato l’ospedale in anticipo rispetto all’ultima previsione, che lo avrebbe visto ricoverato sino al 14 luglio. Dopo l’importante intervento al cuore, per la sostituzione della valvola aortica, il Presidente di Forza Italia aveva subito dimostrato di avere grande forza, dote indispensabile per rimettersi in sesto dopo un operazione del genere.

Il Cavaliere è uscito dunque nel giorno preannunciato subito dopo l’intervento. La settimana scorsa la data era stata posticipata, il suo medico personale, il professor Zangrillo, aveva dichiarato che la dimissione sarebbe slittata in un primo momento al 10 luglio, poi al 14, senza fornire ulteriori spiegazioni. Si era subito pensato a una misura di sicurezza, al fine di evitare qualsiasi possibile complicazione.

Berlusconi San Raffaele 2

Sino a prima del rientro a casa, la situazione era in netto miglioramento: ‘Già due giorni fa Berlusconi si è alzato dal letto e ha passeggiato per il reparto’, riferivano dall’ospedale. Durante la permanenza in ospedale, i tempi di recupero di Berlusconi sono stati sorprendenti, tanto che il professor Alberto Zangrillo si era convinto a dimetterlo in anticipo rispetto alle ultime dichiarazioni.

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