[didascalia fornitore=”ansa”]Silvio Berlusconi[/didascalia]
Silvio Berlusconi ha scritto una lettera aperta al premier Paolo Gentiloni nella quale offre il suo aiuto e la sua esperienza per la ricostruzione delle zone terremotate, colpite dal sisma in Centro Italia dello scorso anno, e quello di Ischia della passata estate. “Il solo ius soli che conta è ridare la casa ai terremotati“, si legge nella missiva, pubblicata anche sul profilo Facebook dell’ex Cavaliere. In campo, l’ex premier mette la sua esperienza con la ricostruzione del terremoto de L’Aquila del 2009 e offre la disponibilità e l’aiuto dei parlamentari di Forza Italia in vista della legge di stabilità per “velocizzare la capacità di intervento e snellire la catena di comando”. Nella vicenda della ricostruzione, continua Berlusconi, “è in gioco il destino di migliaia di persone, ed è in gioco anche la credibilità delle istituzioni e della intera classe politica”.
La lettera al premier Gentiloni nasce da una promessa fatta agli abitanti di Casamicciola che Berlusconi ha incontrato lo scorso 14 ottobre. “A loro promisi che le avrei pubblicamente chiesto di non abbandonarli al loro destino e di procedere con provvedimenti immediati, utili a far avere una nuova casa alle 1.800 persone rimaste senza”, si legge nella lettera.
La richiesta arriva ora “a un anno di distanza dal giorno in cui il terremoto colpiva nuovamente Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, portando grande devastazione e nuovi lutti, per i quali rinnovo la mia vicinanza a tutte le famiglie e a tutte le comunità colpite”, continua Berlusconi.
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“Sta per iniziare il secondo inverno dopo il terremoto. È stato consegnato meno di un terzo delle casette previste. La quasi totalità delle scuole è ancora da ricostruire e le macerie sono ancora a terra. Non si può andare avanti, anzi, non si può continuare a stare fermi così”, insiste l’ex Cavaliere per cui “Ridare una casa alle persone rimaste senza, rimuovere le macerie, ricostruire le scuole è l’unico “ius soli” che conta e che va realizzato immediatamente“.
Per venire incontro al governo, Berlusconi mette in campo la sua esperienza del sisma de L’Aquila del 2009 e la piena disponibilità dei parlamentari di Forza Italia in modo da rendere il più veloce possibile la ricostruzione.