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Il dolore è evidente, anche perché si mostra in tv. Questo, però, non sta bene a Silvio Muccino. Ieri sera, l’attore e fratello del regista Gabriele, proprio a La 7 ha risposto alle accuse mosse non molto tempo fa dal consanguineo: “Sono molto basito dalle dichiarazioni pubbliche di mio fratello Gabriele. Ogni volta mi violentano. Gabriele ha fatto del nostro dolore uno spettacolo pubblico, una specie di reality show“. Di fratellanza sembra essercene poca, tra i cambiamenti che inevitabilmente sono accorsi nel legame tra il regista e l’attore.
Non mancano le precisazioni di Silvio Muccino ospite di Daria Bignardi ieri sera: “Mio fratello mi ha accusato di essere stato plagiato”, ha spiegato. “Il problema di un’affermazione così spregiudicata, violenta, è che non è corroborata dai fatti, e che viene pronunciata da un uomo famoso, con un ego enorme, nei confronti di una donna che non ha mai conosciuto”, ha detto parlando di Carla Vangelista.
L’attore ha poi chiarito cos’è stata per lui la famiglia, non senza riportare l’accento su confessati episodi gravi che sarebbero accaduti: “Sono nato dalla necessità di creare un nuovo collante nella famiglia. Dovevo essere l’angelo che riportava la tranquillità nella mia famiglia. Mi sono sentito molto responsabilizzato”. Quindi il cambiamento di una vita che – a quanto pare – non gli piaceva più: “Non mi riconoscevo in quel Silvio, quello di ‘Come te nessuno mai’. Era una maschera a cui aderivo perché era una maschera che era molto amata. Ma io non ero quella cosa”, ha concluso.
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