Un delitto che non ha trovato, ancora, il suo vero colpevole. Anni di indagini, processi, qualche depistaggio, ma nessuno ha trovato chi è stato ad uccidere la giovane Simonetta Cesaroni. Ora una nuova traccia sembra esser stata trovata.
Dopo 32 anni, qualcosa potrebbe cambiare e, a dare la svolta, è una macchia di sangue che deve esser analizzata.
Fu uccisa con 29 coltellate ed, oggi, a 32 anni di distanza, ancora non si ha un vero e proprio colpevole. Eppure, Simonetta Cesaroni non c’è più e la sua anima non riesce ancora a trovare pace. Sì, perché di processi in tribunale ne sono stati fatti tanti, gli imputati si sono susseguiti, così come anche i testimoni, ma chi ha davvero accoltellato la giovane? Il suo caso, infatti, non ha ancora una soluzione.
Il suo omicidio lo hanno, in molti, identificato come “il delitto di Via Poma”, perché lì fu uccisa la giovane Simonetta. Depistaggi tanti, ma ora la commissione parlamentare antimafia ha deciso di aprire un’inchiesta per capire il perché di tanti indizi sviati e di conclusioni mai avutesi.
Ma c’è anche dell’altro: una macchia di sangue trovata sulla maniglia di una porta, appartenente a qualcuno con il gruppo sanguigno A. Questo potrebbe cambiare completamente ogni ipotesi, a carico o meno degli indagati.
Oggi, però, c’è un inghippo fondamentale. Il luogo del delitto non esiste più. dopo 32 anni, al posto dell’appartamento dove Simonetta fu uccisa, c’è un bed and breakfast di lusso. Quindi le indagini su questa macchia di sangue dovranno portarsi avanti senza nuovi interventi della Polizia Scientifica ed altri possibili rilevamenti. Bisognerà basarsi solo sulle carte d’indagine, ma null’altro.
Il 7 agosto del 1990, Simonetta fu uccisa in quell’ufficio degli Ostelli della Gioventù da 29 coltellate, infitte da qualcuno con violenza inaudita. Era situato in Via Carlo Poma, 2. Oggi, al posto di questi uffici, sorge questo Bed and Breakfast, con camere di lusso e, nel punto dove la giovane fu assassinata, dopo 32 anni, campeggia un cuore accanto al letto lì posto.
Segno che il ricordo della giovane, di certo non si è spento e, anche a tanti anni di distanza e con un’attività completamente diversa rispetto a quella dove lei fu uccisa, il pensiero per Simonetta c’è sempre, non solo della sua famiglia e dei suoi amici, ma anche di chi, da quel luogo, ci passa.
Questa macchia di sangue ritrovata darà la svolta che tutti cercano alle indagini? Darà un nome definitivo a chi ha ucciso questa giovane ragazza?
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