Manca un solo il giuramento alla signora Rani Puspha, 56 anni di origine indiana e in Italia da 15 anni, per ottenere la cittadinanza, ma dal sindaco Paolo Mazzucchelli, primo cittadino di Cairate (Va) è arrivato il no perché non conosce bene l’italiano. La vicenda, raccontata dal Corriere della Sera, ha un che di surreale. Per completare l’iter è infatti necessario formulare un giuramento, ma il sindaco ha chiesto alla signora di andare a un corso e di presentarsi solo quando saprà meglio la lingua. Solo allora, spiega il primo cittadino leghista, le farà pronunciare il giuramento. Il problema è che la signora Rani ha già chiesto molte volte di poter giurare, ma non le è stato ancora permesso e ha tempo fino all’8 marzo, termine entro cui deve completare le pratiche.
Secondo il sindaco del comune nel varesotto, si tratta solo di seguire la legge nella sua interezza. La donna si è rivolta agli avvocati per poter completare l’iter e avere la cittadinanza: al momento però non le è stato ancora consentito di fare il giuramento, nonostante la frequenza di un corso di italiano per migliorare la conoscenza della lingua.
Il nullaosta approvato da ministero e prefettura scade l’8 marzo ed entro quella data la signora Rani dovrà fare il giuramento e dimostrare di conoscere la Costituzione, come vuole la legge. “Se non le sarà consentito, faremo causa in sede civile e penale”, spiega il legale che ipotizza il reato di omissione di atti d’ufficio a carico del Comune.
Il primo cittadino però è fermo nelle sue convinzioni: ha spiegato alla signora, in un incontro definito “cordiale” a cui erano presenti anche la figlia e il genero, che era necessario perfezionare l’italiano per poter recitare le frasi del giuramento. “Non c’è nessuna discriminazione, faccio due cittadinanze alla settimana, ma sempre con persone che parlano italiano”, ha concluso.
La signora sta seguendo un corso dice che il suo italiano sta migliorando, mentre il marito, che ha già ottenuto la cittadinanza, chiede solo il rispetto dei loro diritti. La coppia vive in Italia da 15 anni e ha avuto 4 figli, tutti integrati nel territorio. Il tempo stringe: manca poco e la signora Rani potrebbe ritrovarsi senza cittadinanza.