Jannik Sinner si trova di fronte a un bivio decisivo verso la sua prima vittoria di un ATP 1000, a Miami per la precisione. Di fronte, però, c’è un avversario di primo livello. Quel Daniil Medvedev che è considerato uno dei più forti della sua generazione e ha dalla sua parte tanti punti forti e anche molta più esperienza rispetto al tennista italiano. Sinner, poi, arriva con il vento in poppa dopo la grande vittoria contro Carlos Alcaraz in semifinale e aver eliminato, di fatto, il principale pretendente al torneo. Ecco com’è andata la sfida.
Il teatro è quello di Miami, i tennisti giovani e vincenti, sicuramente dal presente e dal futuro assicurato. Sinner e Medvedev si sfidano per dare vita a un match spettacolare, per far divertire il pubblico, ma soprattutto per arrivare al trionfo finale che poi è l’obiettivo principale, per forza di cose. Gli stili sono diversi, i colpi pure, ma Sinner nel match contro Alcaraz è riuscito a conquistare applausi e paradossalmente anche gran parte dei pronostici. Questo certamente perché ha eliminato uno dei più forti in assoluto, almeno attualmente, ma anche per i colpi e gli scambi che è riuscito a portare a casa. Il tennista italiano, però, oggi è atteso dalla prova decisiva per portare a casa il primo master 1000 della sua carriera e non può farsi sfuggire quest’opportunità.
Quando il cerchio si stringe e si arriva alla domenica, restano sempre i migliori, almeno nel tennis. A Miami, i migliori hanno dimostrato di esserlo Sinner e Medvedev, uno giovanissimo, l’altro più grandicello, ma ancora con tanti anni di carriera davanti e all’insegna dello stupore. Ma anche con molte più vittorie alle spalle. Nonostante a fare fuori Alcaraz sia stato proprio il tennista italiano, quindi, non può affatto considerarsi il favorito, ma con la predisposizione giusta a mettere in campo un’altra grande prestazione.
La partita, infatti, inizia subito in maniera tiratissima. Fin dal primo game, i due atleti danno la netta sensazione di non voler indietreggiare al cospetto del loro avversario e soprattutto riescono a stupire praticamente in ogni battuta. Il primo gioco è piuttosto lungo, ma Medvedev riesce a tenere il servizio. Nel secondo game, però, il russo mette seriamente in difficoltà il suo diretto avversario e riuscendo a strappare anche una palla break, subito annullata. Sinner, però, non si fa prendere dalla fretta o dalla frustrazione e riesce a firmare un 1-1 che a un certo punto sembrava complicato. Il terzo game è un po’ più tranquillo dopo un avvio subito folgorante ed emozionante, ma soprattutto equilibrato. Non ci sono palle break e Medvedev tiene il servizio senza faticare più di tanto.
Sinner è ancora in difficoltà nel suo turno di battuta e si ritrova ben presto sul 15-30. Anche stavolta il tennista italiano, però, dimostra di avere la pelle dura e si porta sul 2-2 dopo una grande seconda parte di game. Poi restituisce il favore, facendo valere le sue risposte contro un Medvedev comunque solido: i due sono sul 30-30 e il tennista di San Candido si conquista anche una palla break, la prima della partita per lui. Il suo avversario, però, è bravo a non perdere la testa, dirsi di no e portarlo sul 40-40. Da qui inizia una lotta simile a quella del secondo game, in cui entrambi cercano di mettere il muso davanti al contendente dall’altra parte della rete. A questo punto, Sinner si porta di nuovo sul vantaggio e conquistandosi un’altra palla break, nel game più difficile per il suo avversario. Medvedev, però, la annulla immediatamente. Ma il tennista di San Candido non molla e continua a premere con il piede sull’acceleratore: l’ennesima palla break viene annullata. Incredibilmente, però, Sinner ripassa in vantaggio e spera che stavolta sia quella buona per strappare il servizio al campione russo. Al quinto game della partita, dopo una lotta serratissima, Sinner finalmente ce la va: va sul 3-2 e con un break di vantaggio da gestire nel corso di una sfida infuocata e in cui siamo sicuri che Medvedev venderà carissima la pelle. È ancora prestissimo, ma sembra già uno dei momenti cruciali del match, sicuramente per il primo set.
Il vantaggio accumulato da Sinner, però, viene subito a mancare. Medvedev trova subito la sua prima palla break e si porta sul 3-3, poi conferma il servizio, stavolta senza troppi problemi, e va in vantaggio. Sinner, a questo punto, sembra un po’ scarico e sbaglia una palla corta, quello che forse resta ancora il suo punto debole. Poi, però, sfodera una bella seconda di servizio (nonostante le prime facciano grande fatica a entrare) e va sul 30-15. La sfida di bellezze, però, la vince ancora Medvedev che tira fuori dal cilindro uno stupendo passante su cui Sinner non può nulla. Il tennista italiano reagisce e va sul classico: servizio forte, dritto spiazzante e pugno a mo di vittoria, ma anche per darsi una nuova iniezione di fiducia. Piccolo regalo del russo che sbaglia gratuitamente, e si va sul 4-4. Le condizioni meteo non sono per nulla favorevoli intanto. Il campione di San Candido accusa qualche problema fisico, sono più di 35 i gradi percepiti. L’inizio di nono game, infatti, vede Medvedev sfrutta la sua maggiore capacità atletica, facendo corre di più il suo avversario. Il russo tiene il servizio a zero e sfruttando anche un servizio convincente, più della prima parte di gara.
Nel decimo game, Sinner continua a prendersi i rischi giusti per cercare di vincere la partita. Medvedev, però, toglie dal cilindro un gran dritto che inchioda il baby fenomeno italiano: il 15-15 è un tripudio di bellezza, botte e risposte continue che certifica l’altissimo livello del tennis dell’azzurro. L’Italiano alza ancora i giri del motore e compie un ace secco alla prima di servizio, in un momento cruciale. Poi si porta anche sul 40-15 e chiude il game, firmando un 5-5 che fa comprendere quanto sia equilibrata questa partita fin dai suoi primi scampoli. A questo punto, chi si ferma è perduto e soprattutto chi perde il servizio è perduto.
Medvedev fa capire subito chi comanda con un bel servizio e dritto, ma poi inciampa di nuovo in un doppio fallo che è solo il sintomo di chi sta dando tutto in battuto e spingendo anche la seconda palla di servizio, per non dare spazio alla potente risposta di Sinner. Il russo mette in fila subito due ace e una prima vincente che lo porta sul 6-5. Tutte le pressioni, a questo punto, sono sul tennista di San Candido che cerca subito di forzare il servizio e, invece, compie un errore gratuito portando il suo avversario sullo 0-15. Non una bella notizia in un game cruciale per le sorti dell’incontro. Un altro brutto svarione da parte di Sinner rende la situazione più difficile: 0-30 e Medvedev va a due punti dal set.
Sinner sembra abbattuto e soprattutto i problemi fisici limitano la sua performance, tanto che continua a darsi delle pacche sulle gambe. Il pubblico, però, spinge a suo favore e un ottimo schiaffo al volo, di difficoltà molto alta, lo porta sul 15-30. Una stecca del tennista di San Candido regala a Medvedev, dopo un lungo scambio, l’opportunità grossissima di due palle break che stavolta sono anche due palle per vincere il set. In realtà, la seconda neppure serve, perché Sinner manda il suo dritto sulla rete e permette al russo di vincere il primo set con il punteggio di 5-7. Non una buona notizia anche per il pubblico di Miami che resta ammutolito.
Non si fanno attendere neanche le reazioni dei tifosi sui social. In tanti, seguendo la partita in diretta, non fanno mancare la loro delusione per come sta andando il match, mentre tanti altri incitano l’italiano a restare in partita, nonostante tutte le difficoltà.
L’inizio del secondo set vede subito in battuta Medvedev. Il russo riesce a tenerlo senza troppa fatica e con Sinner bravo solo a portarsi sul 15-15 prima di capitolare. Sinner sembra ancora stanco, provato sotto il profilo fisico, e più passano i minuti più le cose prendono la direzione del tennista vestito in blu. A inizio del secondo game un altro errore gratuito dell’italiano rende subito le cose in salita e il campioncino è subito sotto, sullo 0-15. Un risultato già maledetto e che improvvisamente va anche sullo 0-30, grazie a una palla corta di Medvedev che trova la risposta di Sinner, ma è lunga. Il momento è cruciale, il pubblico è in religioso silenzio e il russo alza all’improvviso il ritmo, sparando a raffica con dritti profondi e potenti che mettono il tennista di San Candido all’angolo: si va sullo 0-40. In battuta, però, l’italiano si fa valere e accorcia almeno di un 15. Tanto basta per esaltare il pubblico, ma dura poco. Medvedev approfitta di un altro errore di Sinner e si porta sullo 0-2 nel secondo set.
La sensazione, sempre più concreta, è che le gambe stiano abbandonando maledettamente il nostro tennista e con loro anche la partita. La reazione, però, c’è ancora e arriva nel terzo game quando l’italiano viene a rete e chiude un gran punto; poi arriva anche uno stupendo passante dopo una forzatura di Medvedev e siamo già 0-30. A questo punto, l’italiano tenta di rientrare in partita, avvicinandosi a una palla break che sarebbe cruciale per rientrare in gara, ma non arriva. In questo caso, il russo è anche fortunato, visto che il colpo tocca il nastro e spiazza l’avversario, costringendolo a chiedere scusa. Il problema è che il russo si lascia trasportare in un altro errore banale e, a questo punto, Sinner ha due palle break per sperare ancora in una partita. Il contro-break stavolta arriva e, per fortuna, annulla subito il vantaggio che aveva conquistato il suo contendente.
L’italiano dimostra, quindi, di essere ancora in partita, almeno dal punto di vista psicologico. Ciò che ha impressionato di più nelle performance del nostro tennista in questo torneo è certamente la tenuta mentale, che sicuramente deriva da doti naturali niente male, ma che ha anche allenato molto negli ultimi anni. Quell’atteggiamento che lo porta a essere calmo e a non mollare mai, soprattutto quando conta di più. Ora, però, tocca subito tenere il servizio e portarsi sul 2-2 perché ci sia partita almeno nel secondo set. Però, è Medvedev a conquistare il primo 15, subito recuperato da un serve and volley ben eseguito da Sinner. Il servizio, però, in questa fase, non sempre l’aiuta con pochissimi ace e tante seconde da giocare. Negli scambi lunghi, inoltre, il russo sembra averne di più, anche per una questione di energie, e così va sul 15-30. È bravo Medvedev, nello scambio successivo, a rispondere sempre in maniera precisa alla profondità dell’italiano che – esausto – tenta una palla corta sbagliata. Siamo sul 15-40 e con altre due palle break per il russo che riallungherebbe in maniera decisiva. Così è, per un altro errore di Sinner: è il terzo break consecutivo subito dal tennista italiano, ora di nuovo lontano dal restare in partita.
Il 3-1 nel secondo set per il russo viene confermato da un grande inizio di quinto set: Medvedev mette subito dentro due ace che lo portano sul 30-0 e veramente con poco da fare per l’italiano. Stavolta, le sicurezze del russo vengono avanti: il russo viene chiamato a rete e chiude alla grande con il diritto, andando sul 40-0 e lasciando impalato l’avversario. Si concede anche un doppio fallo che porta il punteggio sul 40-15, e poi anche una seconda di servizio che, però, risulta decisiva. Sinner sbaglia ancora con il dritto, che finisce in rete, e la partita va sul 4-1 per il russo nel secondo game, ormai a solo due gioco dal vincere l’Atp di Miami. L’italiano, invece, deve consegnarsi a una stanchezza che ormai pare difficilmente superabile, soprattutto pare complicato recuperare un avversario di questa portata senza essere neppure al massimo delle energie. Anche i tifosi sembrano parecchio abbattuti da come stanno andando le cose, non credendo più al sogno di vedere il loro beniamino alzare il trofeo.
Sinner, in ogni caso, non ha ancora alcuna intenzione di mollare. L’italiano tenta soprattutto di sfruttare la potenza del suo servizio e si porta sul 30-15. Poi, però, Medvedev va sul 30-30 dopo aver portato dalla sua parte un grande scambio. L’italiano, però, allontana la paura con due grandi punti che quantomeno riportano la situazione sul 4-2. È chiaro, però, che ora la partita si giochi nei turni di battuta del russo che mette in campo tutta la sua determinazione e passa subito in vantaggio, poi anche sul 30-15 e sul 40-15. Il russo sbaglia il punto del set, ma poi recupera subito e va sul 5-2.
Ora recuperare è praticamente impossibile e manca solo un game per alzare il trofeo, mentre a Sinner resterà solo un percorso di crescita importantissimo per il presente e per il futuro. L’italiano, però, non molla fino alla fine, tenendo il risultato sul 5-3, anche per orgoglio. Medvedev lo lascio scorrere senza soffermarsi troppo, anche perché sa che avrà un turno di servizio a favore per vincere definitivamente il torneo. È così che il russo parte con grande aggressività, serve bene e chiude il match. Il russo vince l’ATP Miami con il punteggio di 5-7, 3-6. Un vero peccato per Sinner che comunque è stato autore di un grande torneo.
Sicuramente, l’avete capito anche dal nostro racconto del match, ciò che ha fatto la differenza è stata anche la condizione fisica dei due contendenti. La stanchezza ha avuto il sopravvento dopo la stupenda prestazione contro Alcaraz e la vittoria clamorosa che l’ha portato in finale. Non è bastato per contenere l’impeto e la superiorità globale di un Medvedev parso molto concentrato e attento a gestire gli eventi cruciali della partita.
Durante e dopo la premiazione, sono arrivate anche le dichiarazioni dei due protagonisti che si sono focalizzati proprio sui problemi fisici che hanno reso l’impresa di Sinner tremendamente difficile. Il tennista italiano ha detto: “Stamattina non mi sono svegliato al meglio, non stavo benissimo” ha subito svelato il secondo classificato, calato già dopo pochi game per le fatiche del match contro Alcaraz. Poi ha continuato: “Non ho giocato al meglio, ma grazie per il sostegno. Spero in futuro di vincere il trofeo più grosso di Miami“. Sinner non ha fatto mancare, con grande sportività, anche i complimenti rivolti a Medvedev, una delle sue bestie nere e che l’ha battuto per la sesta volta in carriera: “Hai giocato un tennis incredibile, con il tuo team stai facendo un lavoro straordinario. Adesso inizia la stagione su terra rossa e vedremo come andrai lì (scherza, ndr). Ti auguro il meglio”.
La sportività è un fare comune, visto che anche il tennista russo ha convenuto su ciò che ha detto l’altoatesino sul suo stato di salute: “Tutti hanno apprezzato la semifinale con Carlos, io sono stato fortunato perché mentre tu correvi come un pazzo io ero già a letto. Non è facile recuperare dopo una partita del genere, ma congratulazioni a te e al tuo team perché arriveranno altre finali quest’anno e nelle prossime annate”. E ce lo auguriamo davvero tutti che possa essere così e che magari la prossima volta il tabellone sia un po’ più clemente con Jannik, capace di arrivare alla finale con un tennis meraviglioso e una solidità pazzesca, ma crollato proprio sul più bello.
Tutto fa esperienza e sicuramente rispetto a un anno fa abbiamo visto dei miglioramenti niente male nell’azzurro. Un fisico gracile, ma anche magro e atletico, sta mettendo su dei muscoli importante per reggere anche il livello dei grandissimi, come è giusto che fosse. Ancora ci sono troppe palle corte forzate o immotivate – e non sono proprio il pezzo forte del repertorio -, ma la forza mentale che sta aumentando torneo dopo torneo lascia la prospettiva concreta che sarà un grandissimo. E questa finale non cambia questo stato di cose.
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