Si infrange sul più bello il sogno di Jannik Sinner di vincere il suo ottavo titolo Atp, il secondo di fila dopo quello vinto la scorsa settimana a Montpellier. Ad avere la meglio nella finale di Rotterdam, che vale 500 punti, è il russo Daniil Medvedev che perde il primo set, ma recupera nei due successivi.
L’altoatesino, che diventerà a prescindere l’undicesimo tennista al mondo da domani, è rimasto in gara fino all’ultimo, e si è arreso dopo oltre due ore di mezzo di partita nel cemento al coperto dell’arena olandese.
Jannik Sinner, dopo una cavalcata importante nell’Atp 500 di Rotterdam in cui ha battuto, per altro, anche Stefanos Tsitsipas, si ferma sul più bello, a un passo da un sogno che gli avrebbe potuto regalare l’ottavo titolo (in dieci finali disputate) e il secondo in una sola settimana dopo quello di domenica scorsa a Montpellier.
Nel cemento al coperto nei Paesi Bassi, quello che domani diventerà l’undicesimo tennista al mondo si è arreso in tre set a Daniil Medveded, non certamente l’ultimo degli avversari (5-7, 6-2, 6-2). Il russo, che era anche più avanti dell’altoatesino nel ranking, dopo un primo set in cui ha dato del filo da torcere al 21enne di San Candido, strappandogli anche il servizio, ma perdendo all’ultimo, si è portato a casa il trofeo che mancava da Vienna, e quindi da ottobre del 2022.
Due ore e mezza di match, comunque, in cui Sinner non ha mai dichiarato forfait, anzi, e in cui ha dimostrato che quella posizione là non è frutto del caso o di un colpo di fortuna, ma è costruita con colpi da talento vero. Un talento che ci farà divertire ancora tantissimo, e che continuerà ancora per molto a regalarci un sogno, specie come italiani.
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