Continuano gli scontri sul territorio siriano tra americani e milizie sciite filo iraniane, nella notte si è verificato un nuovo attacco da parte delle milizie sciite filoiraniane ai danni di due basi americane che si trovano sul suolo siriano.
Entrambe le basi si trovano vicine a campi petroliferi e raffinerie. Una si trova vicino a Koniko mentre l’altra si trova a El-Omar. Un americano è rimasto ferito.
Nella notte si è verificato un ulteriore attacco, si ipotizza da parte di milizie filo iraniane, contro gli americani.
Sono stati infatti, eseguiti due attacchi ai danni di due basi statunitensi che si trovano nella Siria orientale.
A causa di questi attacchi è rimasto ferito un americano che si trova però in condizioni stabili.
Una delle basi è stata bersagliata con tre droni mentre l’altra base è stata colpita con 5 razzi, a riportarlo è stato un funzionario statunitense.
Le basi colpite si trovano, una vicino al giacimento di gas presente a Koniko precisamente nella provincia di Deir ez-Zor mentre l’altra base militare si trova vicino al campo petrolifero di El-Omar.
Al Hadath, un canale televisivo che trasmette da Dubai, ha ipotizzato che gli attacchi sarebbero stati condotti dagli sciiti filo iraniani.
La situazione in Siria negli ultimi giorni si sta surriscaldando, sono giorni infatti che ci sono scontri tra le due fazioni, gli americani da una parte e i filo iraniani dall’altra.
Tutto ha avuto inizio quando un drone filo Iraniano ha ucciso un contractor USA, nei giorni scorsi, questo episodio da subito rivendicato dagli aggressori ha riscaldato immediatamente gli animi.
A seguito di questo attacco, che ha causato la morte del contractor e ha lasciato diversi feriti, gli americani hanno deciso di rispondere con una serie di attacchi aerei su obiettivi ben precisi.
Tutti gli obiettivi colpiti si trovano nella Siria Orientale e avevano lo scopo di attaccare strutture che sono utilizzate da gruppi affiliati al corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran, conosciuti con il nome di pasdaran.
Non si conosce ancora l’esatta dinamica dell’attacco americano, perché il Pentagono non ha reso noti dettagli o informazioni, si sa con certezza che nella città di Deir ez-Zor sono state sentite diverse grandi esplosioni.
Si sa inoltre che secondo quanto riportato dall’Osservatorio Siriano per i diritti umani sono rimasti uccisi almeno 8 miliziani filo iraniani a causa degli attacchi.
Lloyd J. Austin III, a seguito dei raid americani, aveva rilasciato alcune dichiarazioni in cui si assumeva la responsabilità insieme al presidente Joe Biden, degli attacchi contro i filo iraniani.
E aveva chiarito che i raid americani erano avvenuti in risposta dell’attacco precedentemente subito dagli americani che aveva causato la morte del contractor.
Nel suo discorso aveva poi aggiunto che l’America era pronta a far tutto pur di tutelare i suoi connazionali ancora presenti sul territorio siriano per poter garantire la stabilità della nazione.
A seguito di questo attacco, avvenuto nella notte, che ha colpito le due basi americane site nella Siria orientale non possiamo far altro che aspettarci un’ulteriore risposta degli Stati Uniti.
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