Nel giorno di ‘Aleppo Day‘, Save the Children denuncia la situazione terribile in cui si trovano migliaia di famiglie e di bambini intrappolati nei territori siriani martoriati dalla guerra. L’allarme sulla situazione umanitaria ad Aleppo prosegue da tempo e non è una novità, ma le condizioni climatiche di questo periodo rischiano di aggravare ulteriormente le già precarie condizioni di vita dei bambini (molti sono orfani) e delle famiglie sfollate da Aleppo est o che sono ancora intrappolate in città in attesa dell’evacuazione.
UN ALTRO INVERNO IN SIRIA
Sono circa 750mila le persone che vivono ancora sotto assedio, senza cibo sufficiente, carburante e cure mediche, e con le temperature sotto lo zero. 4mila sono bambini, e sono loro a soffrire di più anche le condizioni meteo proibitive del periodo invernale. Infatti una forte tempesta di neve si è abbattuta sulla Siria nordoccidentale e si stima che circa 26mila persone siano arrivate nelle aree rurali di Aleppo e Idlib negli ultimi giorni, spesso con i soli vestiti che avevano indosso. Mentre aspettano di essere evacuate anche dai villaggi sotto assedio di Fuaa e Kefraya, queste famiglie continuano a dormire in strada, in tenda o in edifici bombardati che ovviamente non sono riscaldati. La presenza della neve e le condizioni meteorologiche estreme non aiutano i soccorsi.
LEGGI ANCHE
LA FINTA TREGUA RENDE DIFFICILE L’EVACUAZIONE DA ALEPPO
I BAMBINI DI ALEPPO RIMASTI SOLI
Migliaia di bambini e neonati sono in condizioni di estrema vulnerabilità, rimasti soli e spesso malnutriti dopo aver vissuto mesi sotto assedio, senza cibo. In tanti non riescono nemmeno a raggiungere gli ospedali per essere curati. Il dottor Mounir Hakimi, presidente di Syria Relief ha raccontato che in soli tre giorni sono giunti in una struttura 30 bambini gravemente feriti a cui verranno amputati gli arti a causa del ritardo con cui sono arrivati nelle mani dei medici. A rappresentare la tragedia c’è la storia di una bambina di appena 5 mesi, arrivata in un ospedale supportato da Syria Relief dopo dieci giorni di attesa di cure mediche ad Aleppo est sotto assedio. La bimba ha due gambe e un braccio rotti e una ferita aperta sullo stomaco. I suoi genitori sono stati uccisi mentre i suoi fratelli, feriti, sono stati trasportati in un altro ospedale.
BAMBINI SOTTO SHOCK E AFFAMATI DA MESI
Nei punti di accoglienza arrivano persone esauste che stanno letteralmente morendo di fame. Una volta lasciata Aleppo est e giunti a destinazione, le persone vanno immediatamente a cercare il cibo. Ed è il caos. C’è gente così disperata che prega pur di mangiare un biscotto. Muslem Essa, operatore umanitario impegnato con l’organizzazione locale ‘Violet a Idlib’, racconta la drammatica situazione degli sfollati: “Al punto di incontro dove gli autobus arrivano da Aleppo, i bambini sono in stato di shock totale quando vedono la frutta o i pasti caldi che vengono distribuiti. Molti bambini quando scendono di corsa dagli autobus pur di accaparrarsi una mela o una banana, finiscono con il perdere i propri genitori e restano separati dalle loro famiglie. Alcuni di loro non hanno visto un pezzo di frutta da almeno sei mesi e sui loro volti, così come su quelli di tanti adulti, i segni della malnutrizione sono evidenti”.
Inoltre, continua Essa: “per giorni, in attesa dell’evacuazione, i bambini hanno sofferto la fame, e ora sono esausti, alcuni di loro malati e ovviamente traumatizzati. Quando arrivano, i loro volti e le loro mani sono completamente neri e ricoperti di polvere di carbone, visto che negli ultimi giorni hanno bruciato mobili e qualsiasi altra cosa pur di riscaldarsi in qualche modo”.
COSA POSSIAMO FARE PER I BAMBINI SIRIANI
Save the Children sta fornendo aiuti alimentari e in denaro, coperte e kit di emergenza sanitaria a migliaia di famiglie sfollate che sono arrivate di recente da Aleppo Est. Tutti coloro che volessero dare il proprio aiuto concreto ai bambini siriani bisognosi e alle loro famiglie, sono invitati a leggere qui.