Sono stati tre gli attentati kamikaze che hanno scosso la Siria, a Tartus e Jableh, roccaforti del regime di Damasco. Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità degli attentati attraverso l’agenzia stampa Amaq, vicina al gruppo jihadista. I combattenti, ha riferito, hanno attaccato gruppi di alawiti, setta musulmana sciita di cui fa parte il presidente Bashar Assad.
Secondo l’Osservatorio dei diritti umani, almeno 121 persone sono morte negli attentati a Tartus e Jableh, in Siria: i morti a Jableh sono 73, a Tartus 48, decine i feriti.
Intanto, l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione Europea, Federica Mogherini, ha fatto sapere di aver incontrato il presidente della Coalizione nazionale siriana, Anis Al Abda, per preparare la prossima riunione a Ginevra sui negoziati di pace. “Con loro stiamo lavorando per preparare i colloqui di Ginevra e l’inizio della transizione politica a Damasco” ha dichiarato Federica Mogherini all’ingresso del Consiglio Affari esteri Ue a Bruxelles.