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Skriniar ha ammesso di aver firmato per il Psg

Milan Skriniar, difensore centrale e, ora, capitano dell’Inter, in un’intervista al portale slovacco futbolsfz.sk, ha ammesso di aver trovato un accordo con il Psg, ma ora non può rivelarne i dettagli perché è in attesa che i due club si incontrino. Confermate, quindi, le indiscrezioni di calciomercato che vedevano il numero 37 nerazzurro lontano dall’Italia, ma ci sarà da capire, appunto, se partirà già a gennaio o se si dovrà aspettare a luglio, quando raggiungerà Parigi da parametro zero.

Milan Skriniar – Nanopress.it

Uno degli altri protagonisti di questa finestra di mercato è Nicolò Zaniolo, ma alla fine a rubare la scena potrebbe essere Skriniar nelle ultime ore del calciomercato. Il difensore centrale ha di fatti annunciato il suo addio all’Inter e il suo arrivo al Psg. Una trattativa incandescente, perché se i francesi dovessero arrivare a offrire la giusta cifra (20 milioni euro con i bonus) i nerazzurri sarebbero costretti a cederlo e a reinvestire i denari incassati per un sostituto. Ecco cosa è successo nella giornata di oggi e come stanno le cose in quel di Milano.

Skriniar ha confermato di aver firmato un contratto con il Psg

Le voci di un trasferimento di Milan Skriniar al Psg non sono più solo voci, boati, sono una certezza che arriva direttamente per bocca del calciatore slovacco dell’Inter. È stato lo stesso difensore e capitano nerazzurro – da quando Samir Handanovic ha lasciato il posto in porta ad André Onana, ad ammetterlo in un’intervista al portale futbolsfz.sk, che è anche il sito della federazione slovacca: “Se ho firmato con il Paris Saint-Germain? Sì, è vero. Ora, però, non posso aggiungere ulteriori dettagli: sono in attesa che i due club trovino un accordo“.

Milan Skriniar in campo con la maglia dell’Inter – Nanopress.it

Secondo alcuni retroscena, gli stessi dirigenti della Beneamata avevano chiesto al calciatore di confermare anche ai suoi compagni la decisione di voler lasciare Milano, e lui ora si è esposto, ma nel modo sbagliato. Innanzitutto perché da tesserato non poteva di fatto annunciare nessuna firma con un’altra squadra almeno fino al 1 febbraio quando sarebbe stato libero di accordarsi con qualsiasi altro club visto che sarebbero mancati solo sei mesi alla scadenza dell’attuale accordo con l’Inter. Poi perché le sue parole (che il portale slovacco ha anche rimosso) sono arrivate dopo che la stessa dirigenza nerazzurra, prima della partita vinta contro la Cremonese, aveva fatto quello che Skriniar non voleva fare, facendo invece un’intervista che aveva anche negato di aver rilasciato.

Tornando all’accordo tra le due società, però, stando così le cose, è probabile che il numero 37 arrivi anche prima di luglio a Parigi. La società milanese, infatti, pur di non perdere il giocatore in estate, e senza guadagnarci un euro, potrebbe accettare i soldi che hanno messo sul piatto dalla Francia, magari alzando ancora di più la posta in palio e lasciarlo andare via da gennaio. Perché se da una parte l’Inter chiede 20 milioni (compresi di bonus), da Oltralpe ne propongono 10 circa, e arrivare a metà strada potrebbe, appunto, far felici tutti quanti.

La storia di Skriniar all’Inter, quindi, si sta trasformando da un grande amore a una vicenda piuttosto intricata. E non da oggi, perché il tram tram che vorrebbe lo slovacco lontano da Milano va avanti da mesi. In particolare, da quest’estate quando i nerazzurri erano costretti a cedere un big per ripianare il buco in bilancio da 60 milioni entro giugno 2023. Prima sulla pedina dei sacrificabili è stato messo Alessandro Bastoni con il Tottenham e i club inglesi in prima fila per prenderlo dall’Inter.

In realtà, la possibilità che l’ex Atalanta lasciare Milano è durata solo poche settimane, perché le attenzioni della dirigenza sono subito passate a Denzel Dumfries e Milan Skriniar. Il centrale slovacco, però, era sicuramente quello che aveva più mercato attorno. Fin da luglio, i club della Premier League e soprattutto il Psg sono piombati sul ragazzo alla ricerca di un accordo con il calciatore e poi con l’Inter. Alla fine, l’interesse più concreto è stato proprio quello dei parigini, ma la richiesta dei vicecampioni d’Italia non si è mai spostata dai 70 milioni di euro, raggiungibili attraverso alcuni bonus e sicuramente con una parte fissa un po’ più bassa.

Il Psg allora ha desistito per poi tornare all’attacco negli ultimi giorni della sessione estiva. Una strategia che nelle idee della società parigina avrebbe portato la Beneamata ad abbassare il prezzo e sfruttando la scadenza del contratto di Skriniar, fissata a giugno 2023. L’Inter, però, si è irrigidita ancora di più e i motivi sono presto detti. Giuseppe Marotta ha tenuto conto del sentimento della piazza che difficilmente avrebbe preso bene la cessione di uno dei suoi pupilli quando mancava poco alla fine della finestra di trattative. E poi perché con poco tempo a disposizione e con Gleison Bremer andato alla Juventus trovare un sostituto di livello era praticamente impossibile.

I mesi autunnali sono serviti all’Inter per cercare di blindare il big. I nerazzurri hanno messo sul piatto un’offerta importante per tentare di trattenere il difensore. Sicuramente più bassa rispetto all’accordo che Skriniar aveva con i campioni di Francia, ma comunque una proposta importante per un titolarissimo che ama la piazza ed era un sentimento pienamente condiviso. Il calciatore, invece, ha totalmente messo in secondo piano la prospettiva di continuare a Milano e ha semplicemente preso tempo, glissando l’offerta e rimandando di volta in volta la sua scelta definitiva. O solo la comunicazione all’Inter.

Questo percorso ha portato al finale peggiore possibile per la Beneamata e per i suoi tifosi. Marotta ha posto come deadline la Supercoppa italiana e proprio a cavallo dell’appuntamento in Arabia Saudita, Skriniar è uscito allo scoperto e ha annunciato alla società che non sarebbe rimasto. L’Inter di rimando ha chiesto di esporsi direttamente con i tifosi e l’agente Sistici l’ha fatto al posto del calciatore, proprio mentre i nerazzurri erano in campo contro l’Empoli e l’ex Sampdoria veniva espulso, spiegando i passaggi che hanno portato la scelta di non proseguire con la squadra di Simone Inzaghi. Un tempismo totalmente sbagliato e che sicuramente non è piaciuto, esattamente come le dichiarazioni trapelate dalla Slovacchia a poche ore dalla fine del calciomercato.

Infatti, sono tanti i tifosi che si sono lamentati sui social per il comportamento del loro capitano.

Insomma, per l’Inter è arrivato il momento di guardare oltre e farsene una ragione, anche se non è finita nel migliore dei modi. Nel vivo di una stagione che ha tanti obiettivi ancora in ballo, però, bisogna capire come i nerazzurri hanno intenzione di reagire e gestire la situazione. Infatti, un addio immediato comporterebbe un buco non indifferente in rosa e la cifra incassata dovrebbe essere almeno di 20 milioni per avere un guadagno effettivo. Di contro, trattenere un calciatore che ha già un accordo con un’altra squadra e vederlo come titolare in sei mesi di fuoco potrebbe essere un grosso autogol. Di certo, nessuno in società ha intenzione di farsi trovare impreparato e per questo, comunque vada a finire, la dirigenza è andata a caccia dei possibili sostituti per tempo cercando di trovare il profilo adeguato per la retroguardia di Inzaghi.

L’Inter si cautela: in caso di addio all’ultimo minuto di Skriniar, c’è la lista dei sostituti

La febbre da social sicuramente è già partita in merito all’addio o alla permanenza di Skriniar fino a giugno. E tra le tante voci che circolano è che l’Inter abbia già bloccato il sostituto da qualche giorno. Chi sia, però, il mister X in questione non è dato saperlo, almeno per il momento.

Tiago Djalo in azione con il Lille – Nanopress.it

Da tempo si scrive e si discute su chi possa essere effettivamente il miglior sostituto dello slovacco e i nomi in lizza di certo non mancano. Partiamo da chi è in pole position in questo momento e potrebbe davvero arrivare entro la fine del calciomercato. Molti di voi non lo conosceranno o quantomeno non l’avranno mai visto giocare, ma si tratta di un talento che sicuramente può dare tanto in prospettiva ma che, a stagione in corso e in un club contro l’Inter, potrebbe avere qualche difficoltà a esprimere fin da subito tutto il suo potenziale.

Comunque parte dell’entourage del calciatore è in Italia per altre trattative e la dirigenza nerazzurra ci metterebbe poco a intensificare i contatti e cercare di portare a Milano il ragazzo. Il Lille comunque chiede 15-20 milioni per cederlo e, quindi, sarebbe proprio la cifra che l’Inter potrebbe incassare dall’addio di Skriniar.

Djalo, però, non ha esattamente le stesse caratteristiche dell’ex Sampdoria. Il portoghese è un calciatore più esplosivo, più veloce, ma anche meno solido. Non ha di certo la solidità e la fisicità del numero 37. Inzaghi, quindi, dovrebbe adoperarsi per cambiare anche la costruzione della manovra e probabilmente bloccando un po’ di più Bastoni dall’altro lato per coprire la difesa o con un centrocampo un po’ più abbottonato. Insomma, ci sono pro e contro, ma sicuramente tanti cambiamenti che probabilmente l’Inter non avrebbe voluto vivere.

Si parla tanto anche di Chris Smalling. Il centrale inglese, tra rumors, tira e molla e una firma che non è ancora arrivata, è nel vivo delle contrattazioni con la Roma per il rinnovo. L’Inter, però, è interessata a prenderlo, ma anche in questo caso non si tratterebbe del profilo ideale – per caratteristiche – per sostituire l’attuale capitano. L’ex Manchester United, infatti, ha dato il meglio in Italia nel cuore di una difesa, non da braccetto a tre dove serve anche più velocità e la capacità di spingersi in avanti. In ogni caso, un suo trasferimento a gennaio sembra particolarmente difficile. Un altro nome in lizza, a proposito di Manchester United, è quello di Victor Lindelof. Il centrale ha pochissimo spazio con i Red Devils e potrebbe essere un’occasione da sfruttare, a determinate condizioni. Anche in uqesto caso, però, parliamo di un calciatore diverso da quello in uscita.

Un nome che sarebbe molto più aderente alle qualità di Skriniar è quello di Nikola Milenkovic. Il serbo era già finito in orbita Inter la scorsa estate, ma poi non se n’è fatto niente dopo la permanenza dello slovacco ed è rimasto alla Fiorentina, rinnovando il contratto. Ora l’operazione non sarebbe affatto semplice, perché la Viola non lo libererebbe per pochi soldi.

Milan Skriniar e Stefan de Vrij esultano dopo il gol contro la Sampdoria – Nanopress.it

Non si escludono comunque possibili sorprese e nomi rimasti sotto traccia che potrebbero emergere all’improvviso e cambiare le sorti del calciomercato dell’Inter. Di certo, i nerazzurri non vogliono ripetere gli errori del passato e hanno tutta l’intenzione di non inserirsi al centro di altre dinamiche contrattuali scomode. Per questo, la Beneamata ha tutta l’intenzione di blindare gli accordi in scadenza nel 2024 e ha deciso di accelerare per la firma di Hakan Calhanoglu e Alessandro Bastoni, soprattutto il primo. Attenzione anche a operazioni minori come quelle relative Matteo Darmian, Stefan de Vrij, Roberto Gagliardini e Danilo D’Ambrosio.

Nel caso dei primi due l’Inter sta spingendo affinché restino. Per il terzino ex Torino ci siamo quasi: manca solo l’annuncio ufficiale. Per l’olandese, invece, è arrivata un’offerta importante, ma l’ex Lazio non ha ancora dato alcuna risposta definitivamente e si vuole guardare attorno, dato che ci sono anche le offerte dalla Premier League all’orizzonte. In ogni caso, tra una trattativa e l’altra l’Inter è arrivata al giro di boa: è il momento di salutare un calciatore che negli ultimi anni ha segnato la storia del club, ma sostituirlo non sarà affatto semplice, soprattutto nell’immediato. I nerazzurri, però, per i motivi che vi abbiamo spiegato, sono praticamente obbligati a perdere, almeno su questo fronte.

Mariacristina Ponti

Nata nel lontano 1992, nel giorno più bello per nascere, a Cagliari. Dopo la maturità scientifica, volo a Padova e poi a Roma per studiare lettere. Nella Capitale poi rimango anche per il master in giornalismo. Tra stage a profusione, sempre nelle redazioni sportive, anche se il vero amore è sempre stato la politica, ho ancora da ritirare un tesserino da professionista.

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