Slovacchia, il governo cade dopo che la maggioranza sfiducia il premier Eduard Heger

La Slovacchia si avvia ad elezioni anticipate dopo che il governo ha approvato, ieri, la mozione di sfiducia verso il premier Eduard Heger. Ora si deve cercare di dare stabilità al paese e ripartire senza timori secondo la maggior parte dei parlamentari.

Ex premier Eduard Heger
Ex premier Eduard Heger – Nanopress.it

Il governo slovacco ha raggiunto, nella mozione di sfiducia, la maggioranza di sì, ovvero di voti a favore, scegliendo così di destituire dalla carica l’ormai ex premier Heger. Si è arrivati a questo punto dopo una crisi interna che ha visto il partito del capo di governo fratturarsi. Ma non solo dato che, il partito che ha iniziato la mozione per sfiduciare Heger, in precedenza si era coalizzato con il partito di ispirazione liberale Gente Comune, dopo essersi unito in maniera decisa alla coalizione ha deciso in questi ultimi tempi di presentare la mozione di sfiducia facendo cadere ora il governo.

Il governo slovacco di Eduard Heger è caduto

Il governo di Eduard Heger è caduto ieri sera dopo che la mozione di sfiducia ha raggiunto la maggioranza. La richiesta è partita da il partito che aveva deciso di coalizzarsi col premier ovvero il partito Libertà e Solidarietà di stampo liberale. Il leader del partito ha creato la crisi con il suo alleato e ha alzato un polverone che ha portato ad aspre critiche e alla rottura dell’alleanza.

La causa principale, o almeno ciò che è stato detto pubblicamente, è quella di non aver portato a termine l’impegno preso nei confronti del governo e dei cittadini di combattere la corruzione. Questo ha portato destabilizzazione e un susseguirsi di critiche e accuse reciproche fino a ieri sera quando i parlamentari hanno detto si alla caduta del governo.

Per far si che la mozione di sfiducia contro Heger avesse valenza, i voti favorevoli dovevano essere almeno 76 e la soglia minima è stata superata di due voti arrivando a 78 su 150 e togliendo di fatto la carica al premier.

Heger è subentrato al comando del governo nel 2021 e ha sostituito l’ex primo ministro Igor Matovic, che fa parte della stessa sfera politica del premier sfiduciato. La crisi di Matovic è andata avanti a lungo ma ha raggiunto il suo culmine dopo che è emersa la discussa faccenda dei vaccini. Si tratta in sostanza di una fornitura di vaccini  Sputnik acquistata precedentemente all’autorizzazione sanitaria all’utilizzo nel Paese.

Questo ha scatenato un putiferio che ha così costretto alle dimissioni Matovic per lasciare il posto al suo successore ovvero Heger. La questione era stata risolta scambiando il suo ruolo con Heger e passando all’ incarico di ministro delle finanze. Ora con la sfiducia ricevuta dal premier il presidente dovrà eleggere un altro premier e in molti parlamentari chiedono le elezioni anticipate, dato che sarebbero previste per il 2024.

Per ora l’esecutivo continuerà ad operare ma con poteri ridotti finché non si capirà quando e se verranno anticipate le elezioni.

Slovacchia, ieri e oggi

La Slovacchia è uno stato che ha subito in passato influenze che hanno tenuto sotto scacco la popolazione e l’identità regionale e nazionale non ha potuto svilupparsi a causa di  ostacoli esterni.. Per molto tempo il territorio slovacco è stato dominato da culture differenti e che utilizzavano la nazione per la posizione strategica di cui gode.

Inizialmente ha fatto parte dei grandi imperi del passato che hanno dominato questa zona dell’est Europa. Il 1918 ha segnato l’inizio della Repubblica Cecoslovacca e Bratislava divenne la capitale della Slovacchia.

Nel 1939 è nato per la prima volta lo stato indipendente della Slovacchia ma assoggettato completamente alla politica nazista e il presidente fu il sacerdote Jozef Tiso. Nel 1944 però comincio una rivolta contro le forze germaniche e naziste che però porto a una sconfitta delle forse slovacche dato che gli aiuti sperati e chiesti alla Russia non arrivarono.

L’anno seguente overro nel 1945 l’armata Rossa entrò in territorio slovacco e pose fine al comando nazista. Il colpo di stato di Praga nel 1948 decretò il momento in cui la Slovacchia venne assoggettata dal regime comunista sovietico.

Ma nel 1989 la rivoluzione slovacca, che si sviluppò, portò verso la creazione di un’identità nazionale precisa e nel 1993 la Slovacchia divenne a tutti gli effetti una nazione indipendente e nello stesso anno ha fatto il suo ingresso nell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Heger Slovacchia
Slovacchia, ex premier Heger sfiduciato

Circa dieci anni dopo ovvero nel 2004 la Slovacchia è entrata a far parte dell’Unione Europea. Lo sviluppo della Nazione ha dato ottimi risultati e ha rispettato le aspettative Ue e così nel 2009 ha introdotto anche l’euro come moneta.

Il percorso di questo stato dell’Europa centrale è stato davvero meritevole e la situazione nel Paese è sempre migliorata, per esempio la popolazione e l’economia hanno sfruttato la potenza sciistica del territorio e ne hanno fatto un grande punto di forza. Ma non solo perché hanno concentrato l’attenzione sull’istruzione giovanile per permettere ai giovani di avere un futuro florido e pieno di possibilità.

Insomma uno stato abitato da una popolazione pacifica, che è aperta all’inclusione e che cerca di valorizzare i propri punti di forza al meglio. Nonostante la parte politica abbia avuto delle carenze, la sfiducia di Heger ne è un esempio, le istituzioni e la popolazione si sono sempre rimessa in carreggiata e hanno proseguito il percorso senza sfiduciarsi.

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