La social card per disoccupati 2015 è una facilitazione in fase di lavorazione che consente l’erogazione di un sostegno economico sino ad un importo pari a 400 euro al mese.
Il beneficio, secondo quanto determinato dall’ordinaria Legge di Stabilità, sarà predisposto per i disoccupati. Alle famiglie con un basso reddito con a carico individui la cui età è superiore ai 65 anni e per nuclei familiari con bambini dall’età inferiore ai tre anni, è concessa invece la social card ordinaria.
Con una nota del 26 gennaio 2015, il Ministero del Lavoro chiarisce:“Diversi siti internet hanno diffuso la notizia che in tutti i comuni delle otto Regioni del sud Italia, vale a dire Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania e nelle 12 città in cui è stata avviata la sperimentazione della nuova social card, vale a dire Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Roma, è possibile presentare domanda per richiedere la così detta social card disoccupati 2015. Alcuni siti internet, ad esempio www.quidafisco.it www.retenews24.it www.newslavoro.com e www.lavoroeconcorsi.com hanno anche pubblicato dei documenti da stampare e portare presso gli uffici postali, che non sono più validi poiché potevano essere utilizzati solo per richiedere l’accesso al beneficio della così detta social card sperimentale avviata nelle 12 città più grandi d’Italia. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisce, al riguardo, che allo stato attuale l’estensione della misura nelle Regioni del Mezzogiorno è tuttora in via di definizione, pertanto non è possibile presentare domande”.
Se la Social Card per disoccupati arrivasse?
La Social card straordinaria disoccupati 2015 si comporterebbe da carta acquisti su cui di mese in mese viene accreditato un importo variabile che oscilla da un minimo di 231 euro ad un massimo di 400 euro al mese, in base a come saranno fissati i parametri e le esigenze dei richiedenti. Il modello di una carta straordinaria deriva dall’idea di una precedente carta, diciamo così un “modello sperimentale” introdotto dal Decreto del Lavoro del 10 gennaio 2013 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2013.
L’iniziativa prevedeva e prevede tutt’oggi, essendo stata rifinanziata dalla nuova Legge di Stabilità 2015, un contributo variabile in base al numero dei componenti del nucleo familiare per la spesa in negozi convenzionati o il pagamento delle bollette. Si ragiona con un facile esercizio di logica sul beneficiario della misura, l’individuo disoccupato, nell’eventualità che il beneficio sia definitivamente regolato dalle parti agenti, Governo, Ministero del Lavoro ed Inps:
I requisiti per i richiedenti:
Essere cittadino italiano o comunitario. Anche extracomunitario con permesso di soggiorno CE
Avere residenza in uno dei Comuni in cui è partita la sperimentazione della social card sperimentale, i comuni delle otto Regioni del sud Italia, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania.
Risiedere in una delle 12 città in cui il programma è partito in via sperimentale nel 2013 – Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona -.
I requisiti per i richiedenti limitatamente al Modello Isee
È ipotizzabile che il Modello Isee preso ad esempio sia pari o inferiore ai 3000 euro, che il patrimonio mobiliare, quantificato secondo l’elaborato Isee, sia inferiore a 8000 euro e ancora che la casa di proprietà in quanto prima abitazione abbia un valore immobile stimato ai fini Ici-IMU inferiore ai 30000 euro.
I saggi della manovra di natura assistenziale nei propri discernimenti terranno sicuramente conto della realtà patrimoniale del disoccupato da cui dipende il presente ed il futuro del nucleo familiare. La richiesta per presentare la carta acquisti disoccupati sarà sicuramente soggetta a delle restrizioni limitatamente al lavoratore in età attiva –15-66 anni – collocato all’interno della realtà familiare. Avrà diritto alla social card quel singolo componente che abbia perso l’occupazione negli ultimi 36 mesi. In altro modo, avranno diritto al beneficio uno o più componenti del nucleo familiare con reddito da lavoro dipendente o da tipologie flessibili. Il valore complessivo di tali redditi percepiti dal nucleo familiare negli ultimi 6 mesi dovrà essere inferiore ai 4000 euro.
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