Potrebbero appartenere a Sodoma i resti di un’antica città ritrovati recentemente in Giordania. Dopo anni di ricerche, infatti, è stato riportato alla luce il sito archeologico di Tal el-Hamaam, databile tra il 3500 e il 1540 avanti Cristo, che sembra ‘combaciare, come ha spiegato il coordinatore degli scavi Steven Collins, con tutti i riferimenti presenti nel testo biblico‘. A cominciare dalla posizione, a est del fiume Giordano, alle dimensioni della città, descritta dalle Sacre Scritture come la più grande della regione del Kikkar. La città, dicono gli studiosi, sarebbe stata ricostruita 700 anni dopo la sua distruzione.
Sodoma, dunque, la famosa ‘città del peccato’ distrutta con Gomorra per volere divino, sarebbe tornata alla luce: una campagna di scavi iniziata una decina di anni fa ha scoperto i resti di un’importante città-stato che, secondo gli archeologi, avrebbe tutte le caratteristiche per corrispondere alla biblica città distrutta per il comportamento lascivo dei suoi abitanti. In primo luogo per la posizione, a est del fiume Giordano, e poi per le dimensioni: gli studiosi, infatti, descrivono Sodoma come una grande città fortificata, e i resti venuti alla luce confermerebbero la presenza di un sito abitato, provvisto di un ottimo sistema di difesa – spesse mura di cinta, porte, torri ed una piazza centrale.Non solo.’Teorizzando sulle basi dei passi che parlano di Sodoma, ha spiegato Collins, sappiamo che questa era la più grande città della regione del Kikkar, a est della Giordania.Ho così concluso che se qualcuno volesse trovare Sodoma, dovrebbe cercare la più grande città del Kikkar orientale mai esistita durante l’età del bronzo, al tempo di Abramo e Lot‘.
Secondo quanto narrato nel Vecchio Testamento, Sodoma fu devastata da ‘una pioggia di fuoco e zolfo’ e i resti tornati alla luce rivelerebbero, secondo gli studiosi, la presenza di una città fiorente distrutta in maniera improvvisa e inspiegabile – alcuni pensano ad un terremoto, altri all’impatto di un asteroide.A 700 anni dalla sua distruzione, però, e dopo essere stata abbandonata dai suoi abitanti, la città cominciò a rifiorire, sebbene in misura minore rispetto ai fasti del complesso originario.
Non è la prima volta che gli archeologi concentrano le loro ricerche sulla città di Sodoma: già in passato alcuni siti nei pressi del Mar Morto hanno indotto a pensare che potesse trattarsi del famoso luogo biblico.Il sito di Tall el-Hammam però sembra quello che meglio si adatta alle descrizioni del Vecchio Testamento, sia per le caratteristiche della città, sia per il modo in cui è stata distrutta prima, e ricostruita dopo.