Emergono altri particolari inquietanti in merito alla morte di Sofia Castelli, la ventenne uccisa a coltellate il 29 luglio scorso. L’amica da lei ospitata quella mattina di ritorno dalla discoteca non si sarebbe accorta di nulla. L’assassino si sarebbe nascosto in un armadio in sua attesa, dopo aver rubato un mazzo di chiavi per rientrare nell’appartamento.
Voleva aspettarla, dopo aver “spiato” le sue Storie su Instagram, in cui appariva divertirsi in discoteca al The Beach di Milano con gli amici, Zakaria Atqaoui. Il ragazzo era convinto che sarebbe tornata in casa accompagnata da un altro, ma quando l’ha vista tornare assieme ad una sua amica, non ha cambiato ciò che era intenzionato a fare. Ha atteso che l’amica si addormentasse in un’altra stanza, e poi è uscito dall’armadio in cui si era nascosto, colpendo con un coltello al collo la sua ex fidanzata, che stava dormendo nel suo letto. Una morte crudele che non ha lasciato scampo a Sofia Castelli, che di lì a poco sarebbe dovuta partire per le vacanze.
Un piano da film dell’orrore, quello messo a punto da Zakaria, ex fidanzato da qualche mese di Sofia, con la quale aveva avuto una travagliata storia d’amore durata tre anni. Quella sera il 23enne si è introdotto dentro l’appartamento di Cologno Monzese dove viveva la ragazza con i genitori, dopo averne rubato un mazzo di chiavi per poter entrare indisturbato, mentre lei, ignara, passava una serata in discoteca con gli amici.
Quando è tornata nella casa, come ha raccontato la ragazza che era sua ospite quella notte, le due amiche sono andate a dormire in due camere separate, in quanto avrebbero avuto impegni diversi la mattina successiva. L’omicidio è avvenuto nel giro di pochi minuti e in modo silenzioso, probabilmente mentre Castelli dormiva, tanto che l’amica non si è accorta di nulla, ed è stata svegliata solo alcune ore più tardi dall’arrivo dei Carabinieri di Sesto San Giovanni.
Un particolare inquietante, quello del nascondiglio nell’armadio, e che ora potrebbe rivelarsi pesantissimo per il 23enne, in quanto costituirebbe un’aggravante per premeditazione, facendo così aumentare gli anni di pena ce potrebbero essergli comminati. Il ragazzo, verso le 9.30 del 29 luglio, sarebbe sceso in strada, fermando un’auto della Polizia locale confessando il delitto commesso.
Il giovane, pare, sapeva perfettamente che la casa era vuota e l’ex fidanzata si sarebbe trovata da sola in casa, inoltre conosceva molto bene l’appartamento, in quanto nel periodo del Covid vi aveva trascorso lì il lockdown.
Sembra inoltre che Zakaria fosse geloso e molto possessivo e avesse avuto l’ennesima discussione con Sofia proprio il giorno prima, nell’appartamento teatro del brutale omicidio. Domenica la ragazza era attesa in Sardegna, a Santa Maria Coghinas, dove avrebbe dovuto raggiungere i genitori e il fratello per partecipare alla festa per le nozze d’oro dei nonni. Doveva essere una sorpresa per i suoi parenti, ma si è trasformata in un orrore indicibile per i parenti che hanno organizzato subito il ritorno in Lombardia, distrutti dal dolore.
L’interrogatorio di convalida d’arresto per Atqaoui avverrà oggi o al massimo domani, mentre è attesa nelle prossime ore anche l’autopsia sul corpo di Sofia, che chiarirà la dinamica di quanto successo oltre a definire anche l’ora presunta di morte.
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