Soldato russo si dichiara colpevole per l’assassinio di un civile Ucraina

Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni, oggi si è dichiarato “pienamente colpevole” dell’omicidio di un civile disarmato, di 62 anni.

Vadim Shishimarin
Vadim Shishimarin – NanoPress.it

Probabile ergastolo per il soldato russo Shishimarin

Il militare ha sparato all’uomo mentre andava in bicicletta, il 28 febbraio scorso, dopo soli 4 giorni dall’inizio dell’invasione russa, nel villaggio di Chupajivka, nell’Ucraina settentrionale.

Questo processo, a guerra in corso, viene visto come fondamentale per l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori, in quanto, visto che probabilmente la condanna sarà durissima, potrebbe funzionare da deterrente, nei confronti di altri militari, che potrebbero compiere azioni contro i civili.

Shishimarin è il primo soldato russo ad essere processato in Ucraina per crimini di guerra e, rischia l’ergastolo. Il suo processo è iniziato il 13 maggio, e oggi si è dichiarato colpevole delle accuse, in una sala gremita di stampa e in cui erano presenti anche i parenti della vittima, che hanno testimoniato contro il soldato.

Una possibile fuga di notizie la causa dell’assassinio

Dopo aver ascoltato tutte le parti in causa e le varie testimonianze, l’udienza è stata rinviata a giovedì prossimo. Secondo il resoconto della Procura ucraina, gli eventi si sono verificati, quando la colonna di cui faceva parte l’unità di Shishimarin, è caduta in un’imboscata e dispersa nella regione di Sumy.

Scenario di guerra in Ucraina
Scenario di guerra in Ucraina – NanoPress.it

Lui e altri soldati sono fuggiti sotto la copertura di veicoli civili rubati e sono finiti nel villaggio di Chupajivka, dove si sono imbattuti nell’uomo di 62 anni, che stava parlando al telefono mentre andava in bicicletta.

La Procura sostiene che i militari hanno deciso di giustiziare il civile, per paura che rivelasse la loro posizione. Shishimarin è stato poi catturato dall’esercito ucraino, e il servizio di sicurezza ha pubblicato un suo video il 4 maggio, in cui confessava di aver sparato a un civile.

Quindi, se non emergeranno nuove prove a suo discapito, il militare sotto processo non potrà evitare di scontare una lunghissima pena detentiva. Ecco cosa significa mandare giovani soldati allo sbaraglio.

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