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Nella prospettiva astronomica, il solstizio d’inverno rappresenta un giorno assolutamente particolare, in quanto è il momento in cui il Sole raggiunge la massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre: questo fenomeno ha un impatto sul tramonto del nostro astro, e così questo giorno coincide con quello più corto di tutto l’anno, dando di fatto il via alla stagione invernale. A seconda degli anni, il solstizio d’inverno cade il 21 o il 22 dicembre: nel 2016 ad esempio il solstizio prende vita alle ore 11 e 44 italiane nella mattinata di mercoledì 21 dicembre. La nuova stagione astronomica sarà inoltre connotata dalla congiunzione tra la Luna e Giove, osservabile nella costellazione della Vergine nella seconda parte della notte tra il 21 dicembre e il 22 dicembre. Proviamo a soddisfare la naturale curiosità su questo giorno con un po’ di info che riguardano questo particolare evento astronomico.
Iniziamo con il ricordare che l’omologo ed opposto di quello invernale è il solstizio d’estate, che è invece il giorno del massimo irradiamento solare, mentre in primavera e in autunno cadono gli equinozi, in cui le durate del giorno e della notte sono esattamente di 12 ore. Il motivo per cui il solstizio d’inverno possa cadere in due giornate differenti è che ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente e si riallinea ogni quattro anni in occasione dei bisestili, che non a caso furono introdotti nel calendario proprio per evitare una progressiva divergenza rispetto al corso delle stagioni. Il nome solstizio ha origini latine, deriva dalle parole sol e sistere, letteralmente ‘sole fermo’, e per gli antichi Romani rappresentava il periodo in cui il Sole scompariva nell’oscurità per ritornare in seguito più luminoso di prima.
Il fenomeno del solstizio
Dunque cosa accade nel solstizio d’inverno? Il Sole si troverà alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e pertanto risulterà minimo l’arco apparente da sud-est a sud-ovest, e sarà proprio questo fenomeno che lo renderà il giorno più corto dell’anno: successivamente il Sole comincerà a risalire verso l’equatore celeste, e le ore di luce aumenteranno progressivamente fino a raggiungere il culmine fra sei mesi, coincidente appunto nel cosiddetto solstizio d’estate.
Solstizio d’inverno e festività
Il periodo del solstizio d’inverno ha sempre coinciso con festività, come il Sol Invictus per i pagani, i Saturnalia nell’antica Roma, Yule nel neopaganesimo e ovviamente il Natale per i cristiani, senza dimenticare le numerose popolazioni che presentavano tracce di culti solari, dai Celti ai Maya, dagli Egizi ai Nativi d’America. Nella nostra epoca questo giorno finisce per essere travolto dai frenetici ritmi della modernità, o al massimo una curiosità da divulgare distrattamente sui social network, ed invece rappresenta un momento naturale importante, poiché il solstizio è di fatto l’inizio dell’inverno quando cade a dicembre, così come a giugno dà il via all’estate. È bene ricordarselo, ora che il clima impazzito di questi anni ci fa vivere giornate assolate anche in pieno periodo natalizio.
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