La Somalia ha introdotto una ricompensa per chi fornirà informazioni sul gruppo terroristico Al-Shabaab. La manovra è stata studiata insieme agli Stati Uniti che da molti anni combattono i terroristi insediati nel Paese.
La situazione in Somalia è catastrofica e si prevede che la popolazione entri purtroppo, prima della fine di dicembre, nella carestia più disastrosa della storia. Ma la quotidianità dei somali è resa ancora più precaria dalla presenza del gruppo terroristico di Al-Shabaab che di recente ha nuovamente messo a soqquadro la Somalia. Si tratta di una milizia sanguinaria e senza scrupoli che è responsabile di numerossimi attentati.
La Somalia ha deciso di introdurre una ricompensa per chi fornirà informazioni utili e veritiere su terroristi di Al-Shabaab. Non è stata una decisione che la Nazione ha preso da sola ma lo ha fatto con l’appoggio degli Stati Uniti.
La mossa degli Stati Uniti fa parte del piano anti terrorismo contro gli attentati dei leader somali di Al-Shabaab. Si tratta di un gruppo jihadista ben noto e che può essere definito come la costola di Al Qaeda.
L’organizzazione è responsabile di migliaia di morti e i loro attacchi si sono intensificati nuovamente negli ultimi tempi. Gli Al-Shabaab sono circa quindici anni che tentano di rovesciare il governo somalo e conquistare la Somalia. Gli Stati Uniti si sono messi a disposizione della nazione africana per combattere i terroristi da molti anni.
Hanno avuto una parte importante nell’eliminare le basi dei terroristi di Al-Shabaab da Mogadiscio, la capitale, che poi è stata liberata nel 2011 dalle forze di pace dell’unione africana. Ma l’organizzazione è ancora ben radicata nelle campagne e continua a minacciare autorità e civili.
Soltanto dall’inizio dell’anno sono morte 600 persone e il presidente Hassan Sheikh Mohamud, dopo il suo insediamento a maggio, aveva dichiarato di voler eliminare i terroristi di Al-Shabaab. In tutta risposta il gruppo jihadista ha rivendicato gli attacchi con due autobombe avvenute davanti al Ministero dell’Istruzione il 29 ottobre.
Gli Usa offrono quindi dieci milioni di dollari per avere contatti dell’organizzazione terroristica. In particolar modo sul leader Ahmed Diriye, il suo secondo in comando, Mahad Karate, e Jehad Mostafa.
I miliziani di Al-Shabaab riescono a finanziarsi grazie a traffici illeciti come ad esempio la pirateria. Proprio per questo motivo molti pescatori somali hanno deciso di interrompere la loro attività andando a eliminare una delle uniche possibilità ancora proficue.
La Somalia si trova in una situazione drammatica che va oltre gli attacchi terroristici di Al-Shabaab. Si parla di cambiamento climatico che in questo Paese ha avuto l’impatto più devastante al mondo.
La siccità provoca una reazione a catena che va ad impoverire il suolo già provato da calamità naturali e che ora non ha quasi più nulla da offrire alla popolazione. In Somalia, nel corso degli ultimi decenni, si sono verificate inondazioni spaventose, ma anche invasioni di locuste ripetute che hanno messo in ginocchio il Paese.
Il popolo somalo sta patendo la fame e se non verranno prese decisioni o elargiti aiuti concreti questa potrebbe essere davvero una strage, secondo gli esperti. La questione Somalia è stata affrontata durante il summit Cop27 che si è tenuto a Sharm El Sheik ed è stato mostrato ai presenti come si è trasformato il territorio in pochissimo tempo.
Un territorio dove è impossibile coltivare per la mancanza di acqua e così anche il bestiame non riesce a sopravvivere a lungo. I primi effetti devastanti del clima si sono presentati nella regione africana che è stata la prima a soffrirne ma non sarà l’ultima.
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